Amor vincit omnia, dicevano i latini.
Make love not war, i pacifisti degli anni ’70 e, se vogliamo, anche qualche nostalgico d’oggi (d’altronde, di più amore e meno guerra ce ne sarebbe davvero bisogno, ora come ora).
Amore e sesso
Da sempre l’uomo ha parlato dell’amore e del suo compare, il sesso, ma se il primo è stato analizzato e classificato in ogni sua sfaccettatura (corrisposto/non corrisposto, mortale/immortale, platonico/unpòmenoplatonico ecc..), sul secondo c’è sempre qualcosa da imparare: gli interrogativi che lo riguardano non hanno età, sesso (appunto!) e razza e le rubriche del cuore non conoscono crisi, nè censura.
Il sesso, insomma, ci accomuna tutti ed è, ad oggi, l’unico modo conosciuto di perpetrare la specie.
In realtà, il sesso, è ben lontano da essere solo uno scambio fisico tra due soggetti: oramai riconosciuti i tanti legami che il sesso crea tra mente e corpo, tanto da aver ispirato anche pensieri filosofici vecchi e nuovi (quello del buon vecchio Freud – per citarne uno a caso – che nei primi del ‘900 fece venire un coccolone ai perbenisti con la sua teoria psicanalitica del complesso di Edipo).
Insomma, per dirla in breve, il sesso fa bene all’amore, al corpo e alla mente. Ovvio è che a fronte del ruolo fondamentale che la sessualità svolge nella vita di ogni uomo, fa sempre bene parlare di prevenzione e profilassi.
Alla domanda se occorra ancora parlare di AIDS e delle malattie sessualmente trasmissibili, noi rispondiamo “Sì, sì, sì”. La cultura della sessualità, perchè anche di cultura si tratta, dovrebbe entrare nelle scuole, perlomeno sotto forma di educazione.
L’importanza dell’educazione sessuale
Sì, perché essere consapevoli della propria sessualità, viverla senza pudore, con fantasia e libertà, conoscere il proprio corpo e il proprio centro di piacere e, in definitiva, abbandonare i tabù che – a nostro avviso – sono anche fuori moda, contribuisce alla felicità individuale, un’altra materia che, forse, andrebbe insegnata nelle scuole. Come sarebbe bello, non credete? “Che abbiamo domani in orario?”, “Mmm, matematica, italiano e felicità”.
Ad ogni modo, se questa rimane ancora un’utopia (se non altro perchè ben difficile sarebbe rinvenire i prof. della felicità, ovvero persone che non solo sono davvero felici, e già così risulterebbe difficoltoso, ma che sappiano anche insegnare ad esserlo), l’educazione sessuale dovrebbe davvero trovare ingresso nelle scuole. Magari come insegnamento propedeutico alla felicità che, forse, i bambini del 2079 studieranno sui banchi o sulle scrivanie multitecnologiche che avranno nelle loro scuole superspaziali.
In realtà non siamo proprio proprio sicuri che solo i ragazzini abbiano bisogno di informazione, ma sarebbe già un bel passo avanti.
Nel frattempo, vi auguriamo di molto love ma con consapevolezza!