Cos’è il masochismo
Il masochismo, tradizionalmente combinato con il sadismo, è chiamato, complessivamente sadomaso e consiste nella ricerca del piacere attraverso il dolore che può essere psicologico (umiliazione) oppure fisico.
In quanto tipologia caratteriale è il desiderio d’essere sottomesso e rimanere in balia di qualcuno che possa fare di lui/lei ciò che vuole; desiderio ed atto dal quale il soggetto che vi si sottopone consegue eccitazione sessuale.
Il comportamento masochistico è caratterizzato:
- da uno scenario definito dal masochista che ne diventa l’attore principale;
- dall’obiettivo teso a ottenere soddisfacimento attraverso il dolore e l’umiliazione;
dal prolungamento delle pratiche masochistiche al fine di ritardare l’orgasmo che giunge al culmine della sofferenza; - il rituale si inserisce all’interno di un quadro definito precedentemente dal soggetto stesso.
Quando il masochismo sessuale assume caratteristiche patologiche, diventa una problematica psichiatrica sessuale che rientra nelle parafilie.
Interesse masochistico e disturbo da masochismo sessuale
È necessario distinguere l’individuo con interessi sessuali masochistici da chi soffre di una malattia vera e propria, cioè un disturbo da masochismo sessuale.
Ci possono essere difatti degli individui che ammettono e riconoscono apertamente un’intensa eccitazione sessuale derivante dall’essere umiliati, percossi, legati o fatti soffrire in altro modo, come manifestato da fantasie, desideri o comportamenti. Se questi individui riferiscono anche difficoltà psicosociali a causa delle loro attrazioni o preferenze sessuali, si deve fare diagnosi di disturbo da masochismo sessuale.
Al contrario, se dichiarano di non provare sentimenti di disagio, che non sono ostacolati da questi sentimenti nel perseguire altri obiettivi di vita, non possiamo considerare questi individui disturbati o malati. Dobbiamo considerarli portatori di interessi masochistici sessuali.
Secondo il DSM V, per parlare di disturbo da sadismo sessuale, devono essere soddisfatti i seguenti criteri diagnostici:
- eccitazione sessuale ricorrente e intensa, manifestata attraverso fantasie, desideri o comportamenti, per un periodo di almeno 6 mesi, derivante dall’atto di essere umiliato, percosso, legato o fatto soffrire in altro modo;
- le fantasie, i desideri o i comportamenti sessuali causano disagio significativo (ad es., ansia, ossessioni, senso di colpa o vergogna per gli impulsi parafilici) o compromissione del funzionamento e dell’adattamento in ambito familiare, sociale, lavorativo.
Caratteristiche associate, prevalenza, sviluppo e decorso del masochismo
L’ampio uso di pornografia, che comporta l’atto di essere umiliati, percossi, legati o fatti soffrire in altro modo, è talvolta associato al disturbo.
La prevalenza è sconosciuta. In Australia, è stimato che il 2,2% dei maschi e l’1,3% delle femmine sono coinvolti in pratiche “sadomasochistiche”.
L’età d’esordio del disturbo è nella prima età adulta, sebbene sia stato riportato che fantasie masochistiche sono iniziate nell’infanzia e nell’adolescenza. È probabile che il decorso del disturbo vari con l’età e che con l’avanzamento della stessa le preferenze masochistiche si riducano.
I masochisti sono a rischio di morte accidentale mentre praticano l’asfissiofilia (quando l’individuo è attratto dalla pratica di raggiungere l’eccitazione sessuale connessa con la limitazione della respirazione) o altre pratiche autoerotiche.
Associazione con altre problematiche
Il disturbo è associato frequentemente al feticismo di travestimento, al disturbo del sadismo sessuale, all’ipersessualità, ai disturbi da uso di sostanze.