Quando ho scoperto che le donne mi piacevano, che mi piaceva farle godere e – soprattutto – che mi piaceva la complicità che si creava con l’uomo che frequentavo al tempo, iniziai a contattare le single che si trovavano nel sito di annunci, ma nessuna – ad essere sincera – mi considerò.
Pensavo fosse perché non avevo un profilo di coppia o perché forse le mie curve non piacevano alle donne.
Ma le single manco rispondevano.
Sempre più spesso, invece, le coppie cercavano me, ma al tempo ero troppo timida, poco avventuriera e quindi dicevo che al massimo avrei incontrato loro con il mio quasi-compagno. Ma non avendo un profilo di coppia nessun’altra coppia ci voleva.
Ci misi dei mesi a convincere il mio uomo a far sto dannato profilo di coppia e meno per organizzare i primi incontri.
Il primissimo fu un fiasco colossale. Dopo i primi accordi andai a prendere un caffè con questa coppia irregolare, entrambi avevano moglie, marito e figli, ma volevano trasgredire.
Solo dopo scoprii che lui era il classico galletto “io faccio questo, faccio quello, io di qua io di là, e blablabla” poi sul concreto una volta che aveva sborrato, si metteva a sedere sul divano a fumare.
Lei invece non era molto giocherellona con le donne.
Insoddisfatta ma consapevole che la mia delusione dipendeva dalle persone e non dall’esperienza trasgressiva, ero sempre più convinta a voler trasgredire.
Il mio partner dopo qualche settimana si era messo in accordo con quella coppia, voleva rivedere la lei, che aveva un culo che lo attizzava molto e la pelle di un color cioccolato così bello che solo a vederla gli faceva perdere i sensi.
Io gli dissi che ci sarei stata solo se ci fossero stati dei “rinforzi” perché altrimenti sarebbe stato di nuovo un fiasco per me.
L’omino sfumacchiante allora invitò a quell’incontro una singola molto interessante che si portò dietro un toro da monta, mi mandarono il link del suo profilo: corsi subito a leggere i feedback, studiai il suo pisello e capii allora che la mia fica assieme al clitoride facevano al caso suo.
Ero molto eccitata quella mattina: avrei conosciuto una donna nuova che dalle foto sembrava di porcellana e uno stallone non di primo pelo, anzi molto abituato agli incontri con più persone e soprattutto abituato a saper giocare.
Arrivai per prima alla casa del mio partner di letto, sistemammo un po’ l’ambiente e piano piano iniziarono ad arrivare tutti gli ospiti.
Vi spiego come funziona di solito. Funziona un po’ come per i porno al femminile: c’è una storia, un contesto. Si fa il caffè, si chiacchiera, si ride del più e del meno, ci si inizia a guardare e solo quando c’è quella tensione di “Oddio chi sono questi sconosciuti” qualcuno inizia ad allungare le mani e così parte tutto. Di solito è uno o più uomini che prendono di mira una donna e iniziano il via alle danze di carezze e baci.
Se devo essere sincera non ricordo più chi mi spogliò, non so se la donna di porcellana o il galletto sfumacchiante. Ricordo benissimo invece che il toro da monta si fiondò sulle altre.
Della prima parte ricordo poco. Il mio compagno di giochi era perso dietro alla culona, il toro dietro alla donna porcellana e io un po’ con quello che non gradivo, infatti mi liberai ben presto e provai a giocare con le donne.
Presa dalla curiosità e dall’eccitazione del momento mi addentrai in un mondo a me sconosciuto: praticare il cunnilingus. Presi di mira la culona, ma si dimostrò poco espressiva, quasi nessun suono prodotto, solo degli impercettibili movimenti del bacino. Solo alla fine mi disse che aveva gradito.
Dopo di ché ci fu una pausa e subito dopo mi ritrovai sdraiata a letto: fu all’ora che la donna porcellana iniziò a farmi un massaggio, delicato e sensuale. Partendo dalle spalle e andando sempre più verso il mio culo. Con leggere carezze si addentrò tra le mie cosce e continuando a sfiorarmi venne da se che aprii le gambe e lei si insinuò dentro di me, iniziò a giocare con il mio clitoride facendomi letteralmente impazzire. Poi mi fece girare e iniziò a leccarmi.
Di solito si dice che una donna è più brava degli uomini a toccare e leccare una donna, ma non avevo mai trovato una donna brava nel farlo. Lei invece era molto di più, era sublime, molto meglio di tantissimi altri uomini. Sentivo che era una cosa che le dava piacere, e che le piaceva soprattutto impegnarsi a darmi piacere.
Ad un certo punto a noi si unì il toro da monta e creammo da subito un bel triangolo, tutti avevamo le bocche o le mani impegnate. Non so come mi ritrovai ad essere presa da dietro da lui ma ricordo che pensai “finalmente!”. Era instancabile ed io avevo delle voglie arretrate da soddisfare. Me lo son goduta in più posizioni e alla fine l’ho cavalcato a lungo. Gli altri ormai avevano finito e ci guardavano estasiati. Per concludere il toro mi rimise a pecorina e si sfogò su di me con colpi decisi e rapidi per raggiungere anche lui il suo piacere.
Alla fine, in separata sede mi confessò che mi aveva lasciata per ultima, che voleva studiarmi e quindi dedicarmi più tempo rispetto alle altre, mi disse che non vedeva l’ora di godersi la mia bocca e il mio sesso, e che solo dopo scoprì che era stretta e che sapevo usare i miei muscoli, cosa che gli piacque assai.