Che cos’è un cono vaginale?
Un cono vaginale è solitamente un dispositivo medico, quindi con un certificato che ne garantisce i materiali, che viene usato per la tonificazione e la riabilitazione del pavimento pelvico.
A differenza delle palline vaginali o delle palline da geisha ha una forma a cono e non sferica o a forma di guscio di arachide. La forma a cono fa si che questo piccolo oggetto si metta nella giusta posizione dentro la vagina e vada a interagire nel miglior modo con i muscoli del pavimento pelvico.
I coni Pelvik sono diversi dagli altri coni vaginali perché al loro interno hanno una pallina oscillante, proprio come le sfere vaginali. Questa pallina che oscilla genera delle vibrazioni che aiutano a sentire meglio il proprio pavimento pelvico. Aumentando la consapevolezza, migliora anche il prendersene cura e si impara ad “usarlo” quando serve.
Sono gli unici coni realizzati con silicone liscio, da un unico stampo. Questo fa si che non abbiano giunture e quindi risultano più facili da pulire ma soprattutto sono più comodi perché il laccetto di silicone che fuoriesce dalla vagina non è fastidioso e non “gratta”.
Sono solo 3 ed hanno 3 pesi diversi:
– il cono bianco pesa 30 gr
– il cono rosa chiaro pesa 47 gr
– il cono rosa intenso 65 gr
Come funziona il cono vaginale Pelvik?
Le pareti lisce fanno si che questo, quando la donna sta in piedi e si muove, scivoli verso il basso grazie alla forza di gravità. Sentendolo scivolare la donna contrae, quasi istintivamente, i muscoli del pavimento pelvico per evitare che esca. Il cono quindi sorretto e sollevato dai muscoli, scivola verso l’interno. Quando i muscoli tornano a rilassarsi si ripete il ciclo.
Non è proprio una ginnastica passiva visto che i muscoli per sostenerlo si contraggono. È diverso, però, dall’attivare consapevolmente i propri muscoli per fare gli esercizi di Kegel.
I pesi diversi consentono un allenamento completo, si inizia con il peso più leggero per arrivare, pian piano, a quello rosa intenso.
Inizialmente potrà essere sufficiente 1/2 allenamenti giornalieri per non più di 10/15 minuti. Si possono usare ad esempio durante la routine mattutina, quando ci si lava, si fa la colazione o ci si prepara ad uscire. Oppure la sera quando si prepara la cena. Si può lasciare il cono, con del lubrificante a base di acqua a portata di mano, vicini al bidet così che sia più facile da ricordare ogni mattina e diventi una sana abitudine. L’uso del lubrificante facilita l’inserimento, non si deve però esagerare per evitare che diventi troppo scivoloso e quindi perderlo per strada. Il cono non va inserito in profondità come si è abituate con gli assorbenti interni. La base del cono, proprio dove si assottiglia e si forma il cordino, deve restare all’entrata vaginale. Così posizionato interagirà bene con i muscoli perineali.
Un allenamento più prolungato all’inizio potrebbe portare il perineo ad indebolirsi o a peggiorare. Anche se non sembra i muscoli del pavimento pelvico si stancano! Devono sopportare tutto il peso degli organi pelvici e quelli addominali, nonché tutte le pressioni che premono sul perineo (tosse, risate, starnuti, sollevamento pesi, ecc).
Capita spesso che involontariamente si contraggano i muscoli dei glutei e gli addominali per cercare di sostenere il cono. Questo non è molto salutare e si dovrebbe cercare di contrarre solo i muscoli del pavimento pelvico. Si consiglia di usarli almeno 3 volte a settimana, ma un uso quotidiano per il primo (e per i successivi) round di tonificazione porta maggiori risultati.
Quando cambiare cono vaginale e passare a quello più pesante?
Non è questione di giorni o di settimane, ma di quanto i muscoli siano in grado di sostenere al meglio il cono che si è usato per l’allenamento.
Per capire se si è in grado di sostenerlo bene e poter passare a quello successivo si può:
- camminare per almeno un minuto;
• salire e scendere le scale;
• saltellare sul posto per almeno 30 secondi;
• tossire 10-15 volte;
• accovacciarsi;
• lavarsi le mani sotto l’acqua fredda per 1 minuto.
Se si superano queste prove si può passare a quello successivo!
Una volta che si sono usati tutti e tre i coni si possono fare esercizi in più, come fare le scale, esercizi di Kegel, esercizi che muovono tutto il corpo ma mirati a far contrarre/attivare il pavimento pelvico.
Perchè usarli?
Il pavimento pelvico se non viene tenuto in allenamento nel tempo tende ad indebolirsi. Grande complice è anche la menopausa che porta al calo della produzione degli estrogeni che avevano il compito di tenere elastiche le fibre muscolari.
E’ un po’ come con i muscoli delle gambe. Se stiamo fermi per tanto tempo poi avremo fatica a camminare per 6 km a passo sostenuto, tenderemo sempre di più a riposarci o a non muoverci più.
Solo che, se smettiamo di usare il perineo, poi ci potranno essere difficoltà legate alla continenza urinaria e fecale, problemi per i rapporti sessuali e ci può anche essere una ripercussione nella postura e possono subentrare dolori alla schiena ed altre disfunzioni.
La gravidanza porta ad un aumento del peso che deve sostenere il perineo, anche le donne che hanno affrontato parti con taglio cesareo possono riscontrare, dopo la nascita del bambino, (ma già in gravidanza) delle disfunzioni come emorroidi ed incontinenza.
Il parto vaginale può portare ad un ulteriore indebolimento per la modificazioni dei muscoli durante la nascita del bambino. Ma anche quando il parto avviene con tempi veloci o è un parto operativo (episiotomia, lacerazioni di secondo/terzo o quarto grado, uso della manovra di Kristeller, ecc).
Usarli a scopo preventivo dopo la nascita di un figlio può prevenire disfunzioni che si potranno presentare anche anni dopo. Studi scientifici hanno dimostrato come fare un ciclo di allenamento dopo circa 8 settimane dal parto possa ridurre drasticamente l’incontinenza e i prolassi degli organi genitali.
Non solo la gravidanza e il parto, ma tutto quello che porta ad un aumento del carico sul perineo può indebolirlo, come gli sport fatti senza compensare con la contrazione dei muscoli del perineo, sollevare pesi, il sovrappeso, la tosse cronica, una posizione non corretta quando ci si siede in bagno o il dover spingere per scaricarsi, la stitichezza cronica, interventi chirurgici e predisposizioni familiari.
L’uso dei coni è sconsigliato alle donne che hanno un ipertono dei muscoli del pavimento pelvico. Questo può essere individuato con una visita specialistica da professionisti formati come ostetriche, fisioterapisti e ginecologi. Non tutti però sono formati, quindi informarsi prima può essere una cosa utile!
L’ipertono può portare a dolori maggiori durante le mestruazioni che si percepiscono proprio come una tensione, soprattutto in determinati movimenti, quando ci si siede, durante i rapporti sessuali. Ci sono tanti altri piccoli indicatori e se avete un dubbio fare un controllo può essere una cosa buona per la vostra salute.