Quando si parla di fellatio, ovvero la stimolazione orale del pene, si può andare alla ricerca di diverse pratiche ad esso collegate.
Una di queste è l’irrumatio.
L’origine di questa parola deriva da “irrompere” che in latino (irrumpere) significa “entrare a forza e con impeto”.
Nella sessualità dell’antica Roma l’irrumatio era la pratica nella quale un uomo costringeva con la forza di solito un altro uomo, a ricevere il pene in bocca per punirlo della sua omosessualità. Il sesso orale veniva considerato impuro, per questo “os impurum” ovvero bocca sporca, perché la bocca doveva essere l’organo della ars oratoria, quindi molto importante per partecipare alla vita pubblica.
Allora la pratica dell’irrumatio era vista come una punizione anche peggiore della violenza sessuale con la penetrazione anale.
In poche parole è l’atto di penetrare attivamente e con una certa violenza la bocca del partner che riceve restando “passivo”.
Ovviamente non deve essere una costrizione, come avveniva nell’antica Roma, ma una pratica ricercata da entrambi i partner.
Affinchè sia un atto piacevole per entrambi, soprattutto per chi viene “irrumato”, si dovrebbero fare delle prove pratiche per trovare la giusta profondità di penetrazione e non creare un fastidio o difficoltà nella respirazione.
La profondità dipende sia dalle dimensioni del pene ma anche dall’accoglienza della bocca.
Quest’ultima può modificarsi in base alla inclinazione della testa ed alla posizione della lingua, ed in base a come viene rilassata o contratta può esporre maggiormente il punto del riflesso che causa conati di vomito. Per scoprire quale sia il modo di sistemare la lingua in base alla forma del pene, non resta che fare dei tentativi per trovare quella più adatta.
Non serve un pene dalle dimensioni XXL per farlo, anzi, chi ha un pene molto lungo solitamente non riesce ad inserirlo completamente in bocca.
Per “prendere le misure” l’uomo potrà fare delle iniziali penetrazioni e saggiare l’accoglienza della bocca e non andare oltre i limiti imposti dal partner. Sarà quest’ultimo che deciderà fino a che punto potrà far penetrare il pene e i momenti in cui concedere qualcosa in più.
Solitamente a chi piace questa pratica piace anche l’idea proprio di irrompere, di dominare chi offre la propria bocca.
A questo si unisce l’ idea di riuscire a soffocare la persona con il proprio pene e perfino di farla lacrimare.
Questa ultima pratica può rifarsi alla “dacrifilia” che è quella parafilia in cui la persona si eccita vedendo le lacrime del proprio partner. Questa parafilia sarebbe un po’ più complessa perché le lacrime dovrebbero essere causate da uno stress emotivo e non da una pratica fisica.
Le lacrime vengono prodotte durante i momenti di soffocamento che ovviamente non dovranno essere molto lunghi e non privare completamente la persona del respiro.
La posizione in cui si pratica al meglio l’irrumatio è con l’uomo in posizione eretta e il partner in ginocchio, in questo modo l’uomo può spingere con il bacino e penetrare più facilmente la bocca. Possono essere adoperate una o entrambe le mani per tenere ferma la testa di chi riceve il membro. Questo gesto aumenta la dominazione, ma l’uomo dovrà avere ben chiaro fin dove potrà spingersi per non far diventare l’esperienza fastidiosa al partner.
Può anche essere fatta con l’uomo sdraiato che muoverà il bacino tenendo ferma la testa del partner o stando fermo ma muovendo lui stesso la testa per dettare la profondità e la velocità.
Questo tipo di fellatio, l’rrumatio appunto, è diversa dalle altre pratiche simili perché limita molto le azioni da parte del partner che offre la bocca, il quale può al massimo provare a stimolare il pene con leggeri movimenti della lingua che però sono limitati dallo spazio e dai movimenti di penetrazione.
L’irrumatio può essere considerata da molti come violenta, ma se entrambi sono consenzienti e ne traggono piacere, allora il vortice di dominazione e sottomissione che si crea nel praticarla, non potrà che contribuire a renderla ulteriormente piacevole.
Viene considerata come una particolare forma di irrumatio anche lo sfregamento del pene in mezzo alle cosce (sesso intercrurale) e la cosiddetta spagnola (pene sfregato in mezzo ai seni).