Spesso quando parlo di vibratori agli incontri con le coppie il pensiero resta alla sola stimolazione dei genitali, o meglio, alla sola penetrazione. E quelli che hanno le forme più strane portano a domande come: “ma questo come lo si usa?” “Va inserito in vagina?”
Ho la sensazione che l’idea sia sempre bloccata alla penetrazione e non ci possano essere altri usi per un vibratore, e quindi, un oggetto che può dare piacere in tanti modi diversi viene spesso lasciato in un cassetto.
Un vibratore è un oggetto che emette vibrazioni e può avere tante forme diverse in base alla zona per cui è stato ideato e che andrà a stimolare. Quelli per il clitoride di solito sono piccoli e stanno nel palmo di una mano e sono quelli che hanno le forme più strane e a volte incomprensibili. Quelli per la penetrazione possono assomigliare o meno a un pene, questi sono descritti come “realistici” o “semirealistici”, mentre gli altri dalle forme futuristiche vengono denominati “vibratori design”, in quanto appunto – come un pezzo da design – potrebbero essere anche esposti in casa e non desterebbero alcun sospetto. Quelli dedicati, o meglio sicuri, per le stimolazioni anali hanno una base più larga, che si àncora all’ingresso dell’orifizio anale, per evitare spiacevoli incidenti. Ci sono i massaggiatori per il corpo che vengono usati non solo per distendere i muscoli, ma per stimolare anche i genitali: il più famoso di questa categoria è il wand che nasce proprio come massaggiatore per il corpo a tutti gli effetti e, solo successivamente, assume anche il ruolo di sex toy. Le sue vibrazioni hanno la caratteristica di essere oscillanti, proprio per stimolare i muscoli a decontrarsi o distenderli.
Per chi ancora non ha comprato un vibratore e non sa ancora quale scegliere, potrebbe puntare su una via di mezzo. Uno dedicato alla penetrazione ma che non abbia misure esagerate, che a volte possono spaventare.
Tra i vibratori della “via di mezzo” possiamo trovare i bullet che permettono una piccola stimolazione dell’entrata vaginale e quelli che hanno misure totali non superiori a 15 cm circa.
Le forme più comuni sono quelle a siluro, a proiettile. Un cilindro liscio che solitamente finisce un po’ a punta. Questa forma poco si presta a stimolare l’entrata vaginale e il clitoride proprio perché troppo liscia. Questa, però, può non essere una caratteristica del tutto negativa: risultano piacevoli perchè non creano attrito e scivolano facilmente sulla vulva e sulla pelle.
Tra questi siluri lisci ci sono GC Easy Vibe, Marc Dorcel Silver Star, Durex Intense Pure Fantasy, Ovo F11.
Questi sex toys si prestano per un piacevole massaggio dei genitali esterni, sia per la vulva, clitoride, pene, glande, scroto, come anche l’ano facendo attenzione a non osare troppo con la penetrazione se si è in compagnia ( se si è da soli l’uso di questi è caldamente sconsigliato).
Oltre ai genitali, questi sex toys si possono usare per stimolare varie parti del corpo: le vibrazioni possono essere molto piacevoli e permettere di avere dei preliminari diversi dal solito. Oltre alle zone erogene per antonomasia (seni, collo, orecchie) si possono andare a cercare tante altre parti del corpo e disegnare una mappa di quelle che, se stimolate, danno al/alla partner sensazioni piacevoli.
Per amplificare le sensazioni di piacere si potrebbe bendare il/la partner. Escludendo la vista gli altri sensi “ascoltano” meglio e le stimolazioni prendono tutto un altro sapore, inoltre c’è sempre il fattore sorpresa. Spesso durante i laboratori pratici le persone scoprono di avere parti del loro corpo che provano piacere, quando prima le pensavano dormienti.
Ci sono anche piccoli vibratori che hanno anche forme speciali e che permettono una stimolazione più articolata dell’entrata vaginale. Ad esempio il Dorcel Mini Must, Dorcel Mini Lover, Fun Factory Jam, Little Paul, Ocean, Vi-Bo Stick Orb.
Questi sex toys spesso hanno un corpo rigido in ABS con una copertura di silicone. Il silicone, anche se a volte più morbido, può rendere lo scivolamento dei sex toys più difficile. Questo per quanto riguarda l’andare alla ricerca delle zone erogene sulla pelle. Per un uso ottimale sui genitali è consigliata una buona dose di lubrificante, molta di più rispetto a quella che ne occorre per i vibratori lisci.
Per quanto riguarda la stimolazione dei genitali esterni, soffermarsi solo in punti specifici, come ad esempio il glande del clitoride, porta ad ometterne tanti altri in grado di regalare intense sensazioni. Per quanto riguarda la vulva si può stimolare il monte di venere, le grandi labbra e le piccole percorrendole lentamente per andare alla ricerca di quei punti più sensibili, la parte di vulva che si trova tra il clitoride e la apertura vaginale, il perineo – ovvero quella zona tra ano e vagina – e l’ano esternamente.
Per quanto riguarda i genitali maschili è bene capire quali sono le zone più sensibili e che non creano fastidio, se stimolate. Ad esempio il glande, il frenulo, l’apertura uretrale, l’asta – ricordando che spesso dà molto piacere più il corpo spongioso (ovvero la parte più morbida del pene quando è in erezione, il lato che “guarda” i piedi dove è presente il frenulo) – lo scroto superficialmente, i testicoli che possono ricevere una stimolazione più profonda ma senza esagerare, il perineo che ospita il punto L ed, infine, l’ano che è ricco di terminazioni nervose che possono dare molto piacere.
L’uso di vibratori specifici e massaggiatori, anche in questo caso, regala sensazioni di piacere decuplicate.