Niente di meglio che portare a spasso il cane, ma non per tutti vuol dire la stessa cosa.
Magari lo hai già sentito mormorare, o l’hai visto scritto, ma per qualche motivo ti sei lasciato inibire e non hai approfondito. Bene, magari lo pratichi da anni e non lo sai. Puoi portare a spasso il cane, essere quello che porta a spasso il cane, o dire che stai andando. Sono tre aspetti della stessa situazione: si tratta di dogging – letteralmente “portare a spasso il cane” – nella pratica si tratta di incontri all’aperto, davanti ad occhi indiscreti. Bene, abbiamo aperto il vaso dei misteri e quindi possiamo cominciare a parlare in maniera più o meno esplicita e a vedere che cosa possiamo aspettarci dal dogging. Non si pensi infatti che sia qualcosa di improvvisato, anzi, il fascino della situazione sta proprio nella sua preparazione.
Perché piace il dogging?
Beh, intanto il dogging piace perché unisce due componenti: voyeurismo ed esibizionismo. Chi si addentra in questa pratica, lo fa attraverso tre distinti percorsi, che però spesso si intersecano. C’è chi inizia per curiosità, e si aggira nei luoghi di incontro, come parchi, boschi e zone isolate dove si incontrano singoli, coppie e gruppi per fare sesso all’aperto, più o meno appartati, e si limita a guardare, senza entrare in comunicazione diretta con chi lo pratica attivamente. Di solito ci si mette in un buon punto di osservazione e ci si gode lo spettacolo.
C’è poi chi ama gli incontri all’aperto, proprio perché sono sotto gli occhi di tutti. C’è una componente di esibizionismo, ed una di scambismo, che spesso si incrociano. Ci si apparta appena fuori vista e ci si lascia andare ai desideri col brivido e la speranza che fra i cespugli ci sia qualcuno che guarda senza partecipare o magari pronto a farsi coraggio e a unirsi alla festa. Spesso poi gli incontri vengono organizzati su internet, per essere sicuri che ci siano degli interessati, e spesso si finisce per trovarsi in gruppi anche molto variegati.
Non c’è una regola, anche se non di rado i partecipanti stabiliscono anticipatamente come deve andare l’incontro.
Come iniziare a fare dogging?
Le vie sono sostanzialmente due: si va in cerca di punti buoni, oppure ci si mette d’accordo prima.
Su internet si trovano tantissime indicazioni sui punti caldi nelle varie città e in campagna, in luoghi che magari non sono frequentati dalla folla in dati periodi dell’anno e che quindi sono l’ideale per organizzare sessioni sicure. Si può cominciare come osservatori, avvicinandosi al punto caldo e restando in disparte, magari partecipando in privato, al riparo. Gli altri, quelli che sono interessati alla partecipazione attiva, di solito apprezzano che gli osservatori diano un segno della loro presenza, perché questo conferisce una marcia in più al amomento, accrescendo l’eccitazione e segnala che siamo nel vivo.
Per chi vuol invece avere un ruolo attivo è semplicissimo: basta andare in uno dei punti frequentati dagli amanti del dogging e iniziare. Se sono stati presi accordi con altre persone, di solito è tutto più facile perché chi porta a spasso il cane segnala la propria presenza. Per alcuni, però il dogging deve essere un gioco assolutamente spontaneo, e gli incontri avvengono in luoghi isolati, ma da cui passa ogni tanto qualcuno. Se chi si trova in mezzo ad una sessione si ferma, può farlo e magari partecipare attivamente, ma anche semplicemente il fatto di essere stati scoperti spessissimo porta l’eccitazione alle stelle.