Preservativo nel mondo: i modi più buffi per chiamarlo

L’importanza universale del preservativo

Forse “universale” è un po’ troppo espansivo come aggettivo, ma visto il progresso in ambito scientifico e spaziale al giorno d’oggi non si sa mai: quel che è certo è che il preservativo sia un alleato fondamentale in ogni parte del mondo. Prima di tutto come metodo efficace per aiutare a proteggersi dalle malattie sessualmente trasmissibili, ed in secondo luogo come anticoncezionale col minor rischio di effetti collaterali (a fronte di una scelta di modello, qualità e varietà corretta, ovviamente).
L’efficacia di questo semplice concetto ha riscosso infatti successo in ogni parte del globo, e spesso il profilattico ha raccolto nomignoli più o meno divertenti o affettuosi in ogni lingua parlata. Già in Italia la fantasia giovanile è approdata su capolavori della metafora come “pigiamino“, “impermeabile” o, per i più appassionati di economia domestica, “domopack” la celebre marca di pellicola per alimenti. Ma non siamo certo l’unico popolo dotato di immaginazione.

tutti i modi per chiamarlo

I nomi più buffi del preservativo nel resto del mondo

Se avrete la fortuna di fare un viaggio nei seguenti paesi, abbracciare la cultura locale sapendo il senso delle terminologie corrette è sicuramente un’ottima strategia per legare con la popolazione, mostrando il dovuto rispetto alle relative tradizioni. In parole povere un simpatico modo per rimorchiare: il sapere è importante.

America, Irlanda e Regno Unito: Jhonny, un simpatico nome maschile decisamente popolare; shower cap, ossia la cuffia per fare la doccia; Hazmat suit, la tuta impermeabile usata da chi maneggia materiale pericoloso (Hazard Material). Le ultime due sono decisamente più popolari in Inghilterra e America. Un altro modo di definirlo puramente anglofono è French letter, ossia la lettera francese. Diverse le teorie su questo particolarissimo nome, sembrerebbe uno dei modi di dire di origine più antica per definire il condom.
Cina: yīnjīngtào, letteralmente copripene. Ad Hong Kong in particolare inoltre si usa dire pei dang vi, che significa giubbotto anti proiettili!
Corea: ae-pil, sebbene non sia buffo ma anzi molto romantico in quanto deriva da caratteri cinesi che significano amore e necessità, è decisamente buffo il motivo per cui è stato scelto. La parola “condom” in particolare nella Corea del Sud, è terribilmente simile ad un diffuso nome di persona.
Danimarca: gummimand. L’uomo di gomma, modo decisamente slang ma più simpatico dell’ufficiale termine “svangerskabsforebyggendemiddel” per dire contraccettivo. Che forse è già un ottimo metodo contraccettivo anche solo a pronunciarlo prima di arrivare ad infilarsi il profilattico.
Francia: la capote anglaise. Che tradotto significa l’impermeabile inglese.
Nigeria: okpuamu, traducibile come cappellino da pene.
Portogallo: camisa de Venus, in omaggio alla dea dell’amore, significa letteralmente camicia di Venere.
Ungheria: ovsver, ossia strumento di sicurezza.

A prescindere dagli storici antagonismi politici vari fra Francia ed Inghilterra che si evincono da questi nomignoli, il preservativo è e resta comunque uno strumento d’amore internazionale. Attendiamo con impazienza un contatto con popoli alieni, per allungare la lista ad altri divertenti modi di dire extraterrestri!