Un problema ancora poco noto
Con la progressiva caduta dei tabù legati al piacere femminile a letto, stanno emergendo negli ultimi tempi problematiche ignorate per lungo tempo. Una di queste è il cosiddetto orgasmo precoce femminile: pochi ne hanno sentito parlare o sanno cosa sia, vediamo dunque di fare un po’ di chiarezza.
Sebbene lo stereotipo voglia che il più svelto a letto sia l’uomo, anche alcune donne raggiungono l’orgasmo in maniera eccessivamente rapida o con ben poche stimolazioni a giustificarlo. Alcune raccontano di come sia sufficiente qualche bacio, una carezza di troppo o una breve stimolazione diretta per raggiungere l’apice del piacere.
Se per diverse donne tutto ciò non costituisce un problema, in quanto non fanno fatica a proseguire col rapporto anche subito dopo l’orgasmo, per altre invece può subentrare il cosiddetto “periodo refrattario”: ossia che subito dopo il piacere vi sia una repulsione totale verso il partner e l’atto sessuale, che può diventare a volte fastidioso e impossibile da proseguire.
Questo secondo caso può comportare fastidi sia a livello psicologico, ma anche puramente fisico: alcune lamentano ad esempio che subito dopo un orgasmo precoce la vagina diventi eccessivamente sensibile al contatto.
L’analisi definitiva del problema è complessa, in quanto le possibili cause coinvolgono gli aspetti psicologici della sessualità, componenti fisiche, endocrine o anche legate a cure farmacologiche o assunzione di droghe. Tuttavia si possono provare alcuni approcci per tentare una soluzione. Nel caso in cui si ritenga però di avere una patologia vera e propria, una visita dal medico è sempre la scelta migliore.
Come risolvere l’orgasmo precoce femminile
Non esistono farmaci che contrastino l’orgasmo precoce femminile. Avere spesso rapporti sessuali aiuta a migliorare la tolleranza alla stimolazione, diminuendo dunque la sensibilità e consentendo di abituarsi anche a livello psicologico alle emozioni che concorrono al raggiungimento del piacere.
L’orgasmo per la donna non è sempre e solo una questione corporale, ecco perchè alcune terapie coinvolgono meccanismi della psiche volti a favorire un maggiore controllo del piacere.
Agendo invece completamente sul lato fisico senza necessariamente avere bisogno di un partner per tentare tale soluzione, il rinforzare la parete pelvica può essere una strategia utile a migliorare il controllo dei propri orgasmi, un esercizio sempre più consigliato sia a chi desidera ritardarli che affrettarli.
Rinforzare la parete pelvica è possibile grazie agli esercizi di Kegel, ginecologo statunitense che li ideò per aiutare le pazienti ad affrontare i problemi legati ad uno scarso tenore muscolare nella zona. Tali esercizi sono sostanzialmente contrazioni muscolari da effettuare con l’aiuto di strumenti come le palline cinesi, i coni vaginali e i cosiddetti “bilanceri”.