Breve storia del vibratore rabbit

Qual’è il sex toy più amato di tutti i tempi? Tra così tanti modelli potrebbe essere difficile stabilire quale sia davvero il preferito delle donne, ma noi di Kondom non abbiamo dubbi: sicuramente è il vibratore rabbit!

Capace di stimolare contemporaneamente entrambe le zone erogene più hot della donna, cioè il punto G ed il clitoride, questo sex toy è una vera e propria bomba orgasmica. Può persino regalare alle donne l’orgasmo combinato, equiparabile ad una sinfonia di piaceri diversi!

Ma da quando, esattamente, le donne lo cercano in tutti i sexy shop? Scopriamo un po’ di più sulla sua storia…

1983: i primi vibratori rabbit vengono lanciati sul mercato

Negli anni ‘80, la produzione dei sex toys era quasi esclusivamente affidata a grandi fabbriche nel lontano Oriente, che producevano su commissione dei principali brands occidentali. In Giappone, però, dove la maggior parte dei giocattoli erotici di allora venivano fabbricati, esistevano rigide leggi anti-oscenità: un dispositivo inteso chiaramente per uso sessuale poteva causare guai seri!
Allora, le aziende inventarono un escamotage alquanto intelligente: iniziarono a camuffare i loro vibratori da massaggiatori per il corpo e oggetti di design. Addio forme falliche troppo esplicite, benvenute decorazioni a forma di teneri coniglietti, tartarughe, castori…

Anche i colori dei sex toys iniziarono a cambiare: Vibratex, allora tra i principali produttori di giocattoli erotici (oggi si tratta di un’azienda quasi sconosciuta), sostituì lo smorto color carne che caratterizzava quasi tutti i vibratori dell’epoca con un bellissimo rosa shocking.

Fu proprio Vibratex ad avere l’idea geniale di trasformare le decorazioni a forma di animale nello stimolatore clitorideo che conosciamo oggi. Nel 1983, l’azienda lanciò sul mercato “The Kangaroo”, “The Beaver” e “The Turtle”, i primi vibratori rabbit della storia. I loro stimolatori esterni avevano, per l’appunto, la forma di un canguro, un castoro ed una tartaruga.

1984: il nostro sex toy preferito assume per la prima volta la classica forma a coniglietto

A questo punto, ti starai chiedendo: ma quando lo stimolatore per il clitoride assunse definitivamente l’iconica forma a coniglietto? Non servì aspettare molto: esattamente un anno dopo il lancio dei primi tre modelli di vibratore rabbit, Vibratex creò un nuovo modello dotato di perle rotanti nell’asta, per la stimolazione delle pareti vaginali. Questa volta la scelta cadde sul coniglietto in quanto simbolo di fortuna in Giappone.
Il nuovo vibratore lanciato sul mercato si chiamava Rabbit Pearl.

Inutile dire che tutti e quattro i sex toys di Vibratex in grado di stimolare contemporaneamente il clitoride e la vagina divennero immediatamente dei best-seller: ciò che attirava le donne non era solo la possibilità di sperimentare l’orgasmo combinato, ma anche e soprattutto l’aspetto simpatico e giocoso degli animaletti, che rendevano questi modelli meno volgari dei classici vibratori a forma di pene.

Gli anni ‘90 e la comparsa del rabbit in Sex and the City

Dovette però passare un decennio perché la fama del vibratore rabbit diventasse davvero mainstream. Nel 1998 il giocattolo erotico, che era finora stato relegato all’interno dei sexy shop, apparve in TV, nell’episodio The Turtle and the Hare di Sex and the City (apparso in Italia solo nel 2000 con il titolo Autoerotismo).

La trama è quella che tutte ricordiamo: Miranda porta le amiche in un sexy shop a vedere il suo vibratore preferito, il rabbit, suscitando la loro curiosità. Persino Charlotte, la più tradizionalista del gruppo, rimane completamente affascinata dal sex toy, tanto che scopre di non poterne più fare a meno: Carrie e Miranda saranno costrette a sequestrarglielo per convincerla ad uscire nuovamente con loro, anziché passare tutte le sere in casa in compagnia del “Coniglio”.

Da allora, le donne iniziarono a considerare quello che non avevano mai considerato prima, cioè l’autoerotismo. Le titolari dei sexy shop female-friendly più famosi d’America raccontano che, i giorni successivi alla messa in onda dell’episodio, di fronte ai loro negozi c’erano file lunghissime di donne, che entravano chiedendo esplicitamente il rabbit visto in TV. Un po’ come, in tempi più recenti, si è registrato un picco delle vendite di manette e frustini dopo l’uscita al cinema di Cinquanta Sfumature di Grigio.

Obiettivamente, il fatto che anche le protagoniste di una serie TV così famosa utilizzassero il vibratore ha aiutato le donne a superare la vergogna: se lo fanno anche Charlotte e Miranda, chi mi può giudicare?

Il vibratore apparso nella serie fu il Rabbit Pearl di Vibratex, con il suo iperfemminile color rosa.

la sua storia

L’avvento del commercio online: non serve più andare in un sexy shop per avere il sex toy di Sex and the City!

Nel 1995, Jeff Bezos spedì il primo libro acquistato su Amazon.com: da quel momento in poi, l’e-commerce non ha fatto che crescere a dismisura. Nello stesso anno nacque eBay, e pochi anni dopo arrivò PayPal, il sistema per i pagamenti sicuri che tutti conosciamo.

In Italia, invece, bisognò aspettare il 1998 per veder fiorire il primo negozio online, IBS.it.

Era solo questione di tempo per veder comparire i primi sexy shop online, che ebbero il merito di evitare al pubblico femminile l’imbarazzo e la paura di recarsi negli squallidi porno shop delle città italiane, spesso frequentati da persone poco raccomandabili.

Non a caso, le vendite e la popolarità di tutti i sex toys, compreso il vibratore rabbit, iniziarono a crescere a dismisura. Ma questa è storia dei giorni nostri…

Le mille potenzialità dei vibratori rabbit di oggi

Dallo sbarco del Pearl Rabbit di Vibratex sul mercato, il sex toy dalla doppia funzione ha fatto passi da gigante: non solo è sparito lo scomodo telecomando con cavo che caratterizzava il vibratore apparso in Sex and the City, ma persino le pile sono diventate out. Infatti, i rabbit di oggi possiedono una batteria ricaricabile, che permette di averli sempre pronti all’uso con un caricatore USB e le porte del PC o un adattatore per smartphone.

Non solo: la loro punta è diventata ricurva per migliorare la stimolazione del punto G, mentre il coniglietto per la stimolazione del clitoride, perdendo in molti casi la sua forma originale, può essere dotato di un motore completamente separato da quello principale o di funzioni innovative.

Per esempio, Satisfyer Pro G-Spot Rabbit ha un potente stimolatore ad onde di pressione al posto del classico coniglio, mentre Adrien Lastic Butch Cassidy ha due coniglietti intercambiabili, per scegliere un piacere nuovo ad ogni sessione di gioco.

Infine, le più esigenti possono scegliere Lelo Ina Wave, che è in grado di oscillare all’interno della vagina per stimolare al meglio il punto G, oppure Bi Stronic Fusion di Fun Factory, il primo pulsatore che riproduce fedelmente i movimenti del pene maschile durante la penetrazione.