I primi condom apparvero già all’epoca degli antichi Egizi, Greci e Romani: tutte e tre queste civiltà utilizzavano cappucci fatti di lino o budella di animali per ricoprire il glande.
Certo che questi materiali rudimentali non offrivano di certo il comfort e la sicurezza a cui il marchio Durex ci ha abituati. Come faremmo a vivere senza i preservativi Real Feel, o i mitici Invisible?
Non è un mistero che il brand inglese sia tra i produttori di condom più amati dalle coppie italiane, e non solo: copre il 26% dell’intero mercato mondiale dei profilattici, ed è presente in oltre 150 paesi.
Dalle sue coloratissime campagne di marketing, rivolte soprattutto ai giovani e giovanissimi, è difficile indovinare che…nel 2019 Durex compie ben 90 anni! Quasi un secolo di prevenzione, contraccezione e sicurezza per miliardi di coppie in tutto il mondo.
La London Rubber Company, l’azienda dietro il successo di Durex
Nel 1915 vide la luce la London Rubber Company, fondata da Lionel Alfred Jackson nella capitale inglese. La società inizialmente importava preservativi dall’America e dalla Germania, e li distribuiva ai barbieri che si occupavano di venderli al cliente finale (perché, diciamocelo, i condom erano una cosa per soli uomini!).
Successivamente, la London Rubber Company iniziò a produrre essa stessa i primi preservativi made in England: ecco, dunque, che nacque il marchio Durex, acronimo di Durability, Reliability ed Excellence.
Erano gli anni della Grande Depressione in cui, secondo qualche storico, i condom acquisirono popolarità proprio perché le famiglie non potevano permettersi altri figli. L’arrivo delle catene di montaggio automatizzate rese i preservativi sempre più economici, e quindi accessibili anche dalle fasce più basse della popolazione, oltre a consentire ai grandi produttori come Durex di crescere in maniera esponenziale.
Inoltre, le pubblicità del brand iniziarono a comparire in giro per gli UK: infatti nell’anno 1930 la Chiesa Anglicana dichiarò legittimo l’uso dei contraccettivi da parte delle coppie sposate. Ormai nemmeno la morale poteva ostacolare le vendite dei Durex più amati!
Infine, i profilattici divennero ancora più popolari durante la Seconda Guerra Mondiale, dal momento che venivano regolarmente distribuiti ai soldati per ridurre il rischio di malattie a trasmissione sessuale.
Bisogna notare però che, come al solito, il nostro Paese era tra i più arretrati: siccome alla fine degli anni ‘20 si registrò un notevole calo delle nascite in Italia, il governo fascista rese illegali i metodi contraccettivi. I preservativi, quindi, dovevano essere venduti solo per la prevenzione delle malattie veneree, in maniera decisamente limitata rispetto ad altri Paesi.
Gli anni ‘40 e ‘50: Durex è il primo marchio a testare elettronicamente i preservativi
Negli anni ‘30, uno studioso indagò per la prima volta sulla sicurezza dei profilattici. Ne riempì più di 2000 con aria ed acqua, giungendo alla paurosa conclusione che troppi tra i pezzi immessi sul mercato non erano affatto sicuri perché bucati o danneggiati.
La notizia, ovviamente, fece molto scalpore, sicché nel 1937 la FDA americana si decise a classificare i condom come dispositivi medici: da allora, le aziende produttrici iniziarono a testarli uno per uno prima di metterli in commercio.
Fu il brand Durex, però, a mettere fine ai tradizionali test di sicurezza eseguiti riempiendo i condom con aria e acqua: nel 1953, il nostro brand preferito compì un passo da gigante ed iniziò a testare elettronicamente ogni singolo preservativo prima di farlo uscire dalla fabbrica.
La rivoluzione sessuale degli anni ‘60-’70 e le grandi innovazioni di Durex in materia di contraccezione
L’introduzione della pillola contraccettiva nel 1961 segnò l’inizio di una nuova epoca: per la prima volta, la sessualità femminile poteva essere completamente scollegata dalla procreazione. Merito anche della rivoluzione sessuale in corso, che sdoganò temi come il sesso prima del matrimonio, quello promiscuo e l’omosessualità, grazie all’impegno del movimento femminista.
Alla pillola, ovviamente, si affiancò il preservativo, come sistema di controllo delle nascite sicuro ed affidabile: non a caso, proprio in questi anni Durex introdusse due grandissime novità nel mondo della contraccezione.
Nel 1969, il brand lanciò sul mercato il primo preservativo anatomico, per rispondere alle esigenze di molti consumatori. È merito di questa innovazione se oggi possiamo godere del comfort dei Durex Jeans!
Non solo: negli anni ‘70, questo marchio iconico fu il primo a pubblicizzare i profilattici in diversi Paesi, senza tabù né imbarazzi. Proprio grazie alle campagne marketing di Durex, molti giovani impararono che esisteva un metodo affidabile per proteggersi da malattie sessualmente trasmissibili e gravidanze indesiderate.
Nel frattempo, l’Italia decise di mandare in pensione le vecchie leggi fasciste che rendevano illegale l’uso del preservativo per il controllo delle nascite: ciò avvenne nel 1971.
Il ruolo di Durex dagli anni ‘80, segnati dall’epidemia di AIDS, fino ai giorni nostri
Negli anni ‘80, in America, si registrò un aumento improvviso di decessi nella comunità gay, a causa di un raro tipo di polmonite o del sarcoma di Kaposi, un’altra malattia per nulla comune. Ben presto, il numero di casi divenne tale da dare luogo ad una vera e propria epidemia.
Solo nel 1983, però, i ricercatori Robert Gallo e Luc Montagnier scoprirono il virus HIV, causa di queste morti tra i giovani gay e tossicodipendenti: da allora, il ruolo del preservativo divenne fondamentale per prevenire questa nuova, pericolosa malattia. Per questo iniziò ad essere venduto nei supermercati, proprio come oggi.
In quegli anni, le vendite dei condom Durex salirono al punto tale da consentire alla loro casa produttrice, la London Rubber Company (divenuta London International) di sbarcare in Borsa.
Il resto è storia dei giorni nostri: nel 1996 Durex fu il primo produttore di preservativi a lanciare il proprio sito web, e solo un anno dopo comparve Avanti, il primo condom latex-free del brand. Realizzato in poliuretano, risultava morbido ed elastico.
Ancor oggi Durex non ha smesso di lottare, tramite campagne pubblicitarie sempre più giovani ed accattivanti, per la promozione e la diffusione di una corretta educazione sessuale.