Jelqing, esercizi per allungare il pene: funzionano davvero?

Il metodo Jelqing fa riferimento a una serie di esercizi che permettono di allungare la dimensione del pene in modo permanente. Sono molti gli uomini che soffrono della sindrome del pene piccolo, che può portare a sviluppare complessi che si concretizzano in senso di inadeguatezza, perdita di autostima fino a conseguenze più concretamente riscontrabili come disfunzione erettile e difficoltà nel mantenere l’erezione. Per tale ragione, il Jelqing è una soluzione cui molti uomini guardano con grande interesse, spesso senza neppure conoscere il termine. Come funziona? Qual è la sua efficacia reale? Ci sono rischi nel praticare esercizi mirati ad allungare il proprio pene?

Massaggio Jelqing: un metodo naturale

Esistono diverse soluzioni che permettono di ingrandire il pene, ma, tra essi, il massaggio Jelqing rappresenta quella più naturale e, certamente, quella che mette a riparo da ogni tipo di rischio o effetto negativo, eventualità che invece non può essere scongiurata in caso di intervento chirurgico di allungamento. Gli esercizi previsti dal metodo consistono in massaggi da esercitare sul membro maschile quotidianamente e che garantiscono i primi risultati già dai primi due mesi. La tecnica, nata nel Sudan e, da lì, tramandata di generazione in generazione per secoli, favorisce la vascolarizzazione del pene, permettendo un aumento delle sue dimensioni.

Massaggio Jelqing: come si esegue

Il Jelqing – o jelq – consiste, come detto, in un vero e proprio massaggio, da eseguire su tutta l’estensione del pene, dalla base al glande. Esso si struttura in due fasi: riscaldamento ed esecuzione.

Riscaldamento: la fase di preparazione è propedeutica all’effettuazione del massaggio vero e proprio. Per evitare di danneggiare il pene, è bene utilizzare dell’acqua calda o un panno per inumidirlo. Si consiglia di utilizzare un gel lubrificante o un coadiuvante con azione vasodilatatrice. Prima di iniziare il massaggio vero e proprio, il pene deve essere portato in condizione di semi-erezione.

Esecuzione: terminata la preparazione, si procede con la fase del massaggio. Congiungere pollice e indice a formare un cerchio, disponendoli intorno alla base del pene. Quindi, effettuare dei movimenti verso l’alto proseguendo fino all’altezza del glande, applicando al contempo una leggera tensione.

Il massaggio deve essere eseguito a ripetizione, aumentando sia la durata dei singoli massaggi e sia la frequenza degli stessi nel corso dei giorni nei quali viene eseguito il trattamento. Tra un massaggio e l’altro, deve essere gestita la fase di rilassamento, durante la quale si consiglia, così come per quella di riscaldamento, di utilizzare dell’acqua calda o un panno umido.

Jelqing: rischi e benefici

Se eseguito nel modo corretto, il Jelqing non apporta alcun rischio per l’integrità del pene. Occorre però utilizzare le dovute precauzioni, effettuando la procedura come indicato, badando bene di lubrificare al meglio il membro ed evitando un numero eccessivo di esecuzioni nel corso del tempo. Per ciò che concerne i reali benefici di tale pratica, è dimostrato che il trattamento produce effetti favorevoli sulla vascolarizzazione del pene, ma i risultati ottenuti possono variare da soggetto a soggetto, anche in relazione alla costanza con la quale viene effettuato il massaggio nel corso delle settimane.

Allungamento del pene: le altre soluzioni

Il Jelqing rappresenta il metodo più naturale per allungare le dimensioni del proprio pene, ma non l’unico. Tra le soluzioni alternative all’intervento chirurgico, vi è anche una serie di sviluppatori del pene tra cui, considerando i più noti, gli estensori – che permettono di ingrandire il membro maschile senza alcun dolore fisico – e le pompe ad acqua o ad aria. Per raggiungere risultati soddisfacenti, l’approccio più efficace consiste nell’utilizzo contemporaneo sia di trattamenti naturali e sia di apparecchiature realizzate a tale scopo.