Guida al fisting: come praticarlo?

Il fisting è una pratica sessuale che si basa sull’introduzione dell’intera mano, oppure di due mani, all’interno della vagina o dell’ano.
Viene considerata come una pratica estrema in quanto bisogna disporre di una preparazione adeguata, in grado di dilatare i tessuti, onde evitare l’insorgenza di traumi e problemi a carico degli sfinteri.

Fisting: come iniziare?

Il fisting non è un rituale che può avvenire in un unico contesto, in quanto gli ingredienti principali per un ottimo godimento si basano sulla gradualità e sulla lentezza, che possono non solo garantire il corretto sviluppo della pratica, ma permettono di raggiungere un livello di intimità che potrebbe facilitare lo svolgimento dell’attività sessuale.
Qualora temiate il rischio di contrarre delle infezioni, è buona norma indossare dei guanti di lattice e curare le mani, in quanto le unghie possono essere luogo di proliferazione batterica.
Bisogna poi dotarsi di grandi quantità di lubrificanti (come questo lube specifico per il fisting) e di giochi che possano aiutare nella dilatazione anale o vaginale, come ad esempio un dildo regolare ed un dildo un po’ più spesso. Oppure ancora dei butt plug di varie taglie che permettano di raggiungere la dimensione del pugno gradualmente.
Per esempio, nel caso della vagina, occorrono diversi minuti affinché i tessuti erettili del clitoride possano attivarsi al fine di permettere l’eccitazione.

Come si pratica il fisting?

All’inizio, la posizione più comoda, soprattutto livello vaginale, è quella sdraiata sulla schiena con le gambe piegate al petto, oppure si può procedere anche a pecorina, ma la schiena deve essere declinata verso il basso.
Si deve procedere gradualmente, introducendo un dito per volta, comunicando al partner ogni qualvolta si voglia inserire un altro dito.
Nel caso in cui la procedura prosegua per il meglio, si può passare ad inserire tutta la mano, arrivando ad includere anche il pollice che andrà unito alle altre dita all’interno del orifizio, assumendo la classica posa del becco di una papera.
Per poter arrivare ad introdurre tutto il pugno potrebbero essere necessarie delle pause, durante le quali si può comunicare con il partner in maniera sensuale al fine da stimolare l’eccitazione, che potrebbe comportare una dilatazione maggiore dei muscoli.
Una volta che il pugno è riuscito a penetrare all’interno dell’orifizio, si può ricorrere a dei movimenti o a delle piccole spinte in avanti o all’indietro, oppure si può procedere alla stimolazione del clitoride al fine di comportare un livello di eccitazione più grande.
Si può procedere anche con dei movimenti rotatori, oppure riprodurre il movimento penetrativo, ma per capire qual è la strada giusta da percorrere basterà rivolgersi al partner e capire cosa gradisce e cosa no!

Perché le persone amano questa pratica?

Scegliere di praticare il fisting non comporta solo una sensazione di appagamento fisico, ma predispone che la mente e i sensi siano pronti a sottoporsi ad una pratica così inusuale che spesso viene disprezzata dal contesto sociale.
Spesso chi pratica questo gioco sessuale, lo fa per poter godere di impulsi nuovi e rilassanti che vadano a completare la sua sensazione totalizzante di un individuo sessualmente appagato.
È proprio attraverso lo svolgimento di questa pratica che ci si sente dominati e completamente aperti al prossimo.
Grazie a questa pratica, ci si può dedicare a nuove sensazioni che permetteranno di raggiungere un piacere estremo qualora sia ardentemente desiderato da entrambe le parti.
Attraverso il fisting si decide di donare al proprio partner una parte importante del proprio corpo, e lo si fa nella consapevolezza di raggiungere un elevato livello di intimità, in quanto si permette all’altra persona di entrare nella parte più profonda del nostro corpo, e insieme si possono provare delle emozioni così forti da non volere più tornare indietro.
Praticare il fisting non è simile all’ atto sessuale, in quanto per quest’ultimo la natura predispone dei metodi completamente innati come la lubrificazione, che possano agevolare il rapporto e donare piacere, mentre nel caso del fisting si forza uno stato di dilatazione che qualora non venisse svolto nella maniera più appropriata, potrebbe comportare l’insorgenza di spiacevoli conseguenze.
Prima di praticare questa particolare alternativa, bisogna essere sicuri che il partner sia disposto ad accettarla, e il tutto deve avvenire nel rispetto delle più complete norme igieniche e sanitarie, e soprattutto con la consapevolezza di non essere giudicati per avere desideri al di fuori del comune.

Le diverse tipologie di fisting

Esistono diverse tipologie di fisting, vediamole insieme.
Il fisting vaginale è quello più diffuso: la lubrificazione è molto importante per queste pratiche, poiché nonostante la vagina possa lubrificarsi in maniera autonoma, questa non risulta essere adeguatamente sufficiente per una pratica così estrema, e quindi si possono utilizzare dei prodotti che consentano la lubrificazione femminile.
Un’altra tipologia molto praticata è il fisting anale: questo necessita di ancor più lubrificazione, poiché il retto non è in grado di lubrificarsi in autonomia come invece accade nel caso della vagina.
Se l’ano non viene abbondantemente lubrificato si rischia di procurare delle ferite alle pareti dello sfintere, che possono comportare delle proprie perdite di sangue.
L’ultima tipologia di fisting è quella rappresentata dal doppio fisting, dove i pugni sono due: uno inserito in vagina e l’altro nell’ano.

Le precauzioni da adottare in caso di fisting

Qualora si fosse certi di voler mettere in atto questa pratica alternativa, bisogna considerare la possibilità del verificarsi di alcuni rischi che potrebbero partire dalla lacerazione dell’orifizio fino a delle piccole abrasioni.
In primo luogo, bisogna far sì che sia gli orifizi che la mano che sarà atta alla penetrazione, debbano godere di un ottimo livello di pulizia.
In caso si avvertisse troppo dolore o un intenso fastidio, consigliamo di smettere subito e riprovare in un altro momento, per gradi, sino a raggiungere la penetrazione completa.
Per potersi dedicare a questo tipo di pratica, bisogna sicuramente godere di totale fiducia e di estrema confidenza con il partner.
Un altro consiglio fondamentale consiste nell’utilizzare il lubrificante e non la saliva, poiché bisogna adottare delle sostanze viscose a base d’acqua che vadano ad idratare i tessuti e le mucose. A tal proposito i lubrificanti anestetici o rilassanti possono non essere l’ideale per i novizi, in quanto non consentono di capire se la penetrazione stia arrivando a livelli pericolosi.