Bondage, parliamone!

Bondage è un termine inglese, non molto conosciuto fino a qualche tempo fa, diventato famoso con il successo della trilogia di romanzi erotici intitolata 50 Sfumature di Grigio. Viene tradotto in italiano con il vocabolo “schiavitù”.

Cos’è il bondage

Il bondage consiste in una serie di pratiche sessuali, con un retrogusto un pò voyeuristico, basate principalmente sulla costrizione fisica.
Si tratta di giochi di ruolo in cui i due partner si alternano in una danza di dominazione e sottomissione, per eccitarsi e provare piacere.
Nulla di macabro o violento in tutto questo, sia ben chiaro: sono giochi erotici condotti da persone adulte nel rispetto reciproco.
Il bondage, infatti, noto anche come BDSM si basa su tre regole fondamentali: deve essere sicuro, sano e consensuale – questa formula fu coniata nel 1984 dall’attivista David Stain, per distinguere il bondage da pratiche autodistruttive.

cos'è il bondage

Ruoli e tecniche

Che sia occasionale o duratura, ogni pratica bondage che si rispetti necessita di una scelta dei ruoli: si è chiamati a scegliere se si vuole essere la persona dominante – master – o sottomessa – slave. Chi sceglie di assumere entrambi i ruoili è definito switch.
Le tecniche si possono distinguere in sei categorie:

  • Raggruppamento di alcune parti del corpo tra loro e costrizione;
  • Divaricazione o separazione di parti del corpo;
  • Collegamento di parti del corpo ad oggetti esterni, come muri o sostegni;
  • Restrizione dei consueti movimenti del corpo;
  • Sospensione del corpo a sostegni o al soffitto;
  • Immobilizzazione completa del corpo – detta mummificazione – fino a raggiungere una vera deprivazione sensoriale.

Ogni categoria può subire variazioni anche in relazione agli strumenti utilizzati e alle modalità di utilizzo.
Il più delle volte la persona sottomessa e che si lascia legare è di sesso femminile, retaggio della cultura orientale che ha dato le origini a questo genere di pratiche.

Oggetti coinvolti

In questo caso più che mai c’è tutto un “corredo” di accessori bondage e articoli da adoperare.
La corda è l’accessorio principale per onorare quest’arte.
Anche manette, fasce, costrittivi, bende, frustini, sculacciatori sono l’ideale per contornare l’esperienza.
Non resta che creare una personalissima valigetta contenente i “ferri del mestiere” e soprattutto non lasciare mai a casa una buona dose di fantasia.

Rischi e precauzioni

La pratica del bondage non è da sottovalutare. Se intrapresa con scarsa consapevolezza e se non si rispettano le regole base può comportare dei danni all’incolumità dei protagonisti coinvolti.
È importante non praticarlo se non si conosce bene il partner e non si ha la completa fiducia l’uno nell’altro, se non si ha una padronanza assoluta delle movenze e delle “operazioni” da compiere o se uno dei due partner non è del tutto convinto e consenziente.
Ma soprattutto il bondage è nemico di alcool e droghe.
I rischi possono essere davvero elevati se non si prendono le giuste accortezze e se non si ha dimestichezza.

Se siete alla prime armi, sperimentate ma in modo soft!