Credete davvero che quello clitorideo e quello vaginale siano gli unici orgasmi femminili?
Ci hanno cresciuto insegnandoci che ci sono solo due tipi di orgasmi femminili:
– clitorideo fino a che si è giovani;
– vaginale quando siamo donne adulte.
Che poi non ho mai capito a che età si diventi adulte, tipo il cut off inutile che usano per la
coppetta mestruale… Prima dei trent’anni una taglia, dopo i 30 anni quella più grande.. Come se quando ti svegli il giorno dei 30 la vagina cambiasse per magia e avessi bisogno di una taglia più grande!Ora, andiamo con ordine e facciamo un po’ di chiarezza.
C’è chi dice che l’orgasmo femminile sia solo clitorideo, confondendo con questo anche un orgasmo di tipo vaginale. Questo perché la clitoride in realtà occupa più spazio rispetto al “bottoncino” che si vede esternamente. Quello che si vede è il glande, all’interno invece un corpo cavernoso si estende in lunghezza, si insinua e poi si va a dividere in 4 braccia, due (le “crura”) lo tengono bloccato alle ossa del bacino e due – quelle più cicciose – abbracciano la vagina lateralmente e prendono il nome di bulbi.
Quindi se un orgasmo vaginale arriva attraverso la stimolazione dei bulbi della clitoride o se arriva stimolando il glande della clitoride qualcuno lo definisce orgasmo, comunque, clitorideo.
Tanti tipi di orgasmi quante sono le zone stimolate
Un po’ di anatomia femminile può aiutarci a capire quanti siano gli organi e i tessuti sensibili del corpo femminile. E quanti i tipi di orgasmo femminile.
Se chiedessimo alle donne che sono in grado di provare vari tipi di orgasmi, quanti e di che tipo sono vi direbbero che sono diversi in base alla zona che viene stimolata, se ad esempio arriva dalla stimolazione vaginale ci saranno una serie di scariche elettriche a seguire poi sul perineo e sulle gambe diverse che se si stimolasse solo il glande del clitoride.
La vulva e la vagina occupano sì poco spazio, ma nascondono tantissimi punti speciali, non c’è solo la clitoride.Non è ancora chiara la sua anatomia, ma a far da cuscinetto nella parte inferiore della vagina, come a continuare l’abbraccio dei bulbi della clitoride, c’è la spugna perineale. Un tessuto spongioso che con l’eccitazione si riempie di sangue: oltre a dare piacere se stimolato serve per abbracciare e massaggiare meglio il pene durante la penetrazione, così come anche i bulbi della clitoride. Questa spugna, che molti chiamano con “punto SP” (o PS spot in inglese) è una zona ben definita ed offre un piacere diverso da quello che si sente con la stimolazione anale e diversa da quello che si sente sfiorando i bulbi.
Può essere stimolata esternamente o internamente e molte donne mi riferiscono che raggiungono orgasmi sia quando questa è stimolata insieme ad altre zone sia che venga stimolata da sola.
Esternamente, sulla vulva appena sotto la clitoride, c’è l’uretra un altro punto sicuramente nevralgico. L’uretra nella donna, così come nel maschio, è contenuta dentro la spugna periuretrale che durante l’eccitazione si gonfia di sangue e, se stimolata, può dare piacere. L’uretra si estende su buona parte della parete vaginale che guarda verso il monte di Venere (fa parte del Punto G). Può essere stimolata internamente, ma anche esternamente. Molte riferiscono che sia una cosa molto piacevole e che spesso porti ad orgasmi, anche perché si va a sfiorare l’inizio dei bulbi che in questa zona abbracciano proprio l’uretra.Dentro la vagina ci sono altri punti speciali, c’è il punto G che – se ben stimolato – può portare sia ad orgasmi vaginali “diversi” che all’eiaculazione femminile (o squirting) e in fondo alla vagina ci sono delle aree che circondano il collo dell’utero che se massaggiate dal pene, dalle
dita o da un sex toys, possono dare sensazioni intense ma anche dolore in base alla sensibilità e alla tensione muscolare (capita maggiormente quando la donna si avvicina alle mestruazioni, quando aumenta la tensione e utero e cervice tendono ad abbassarsi in previsione delle mestruazioni). Ci sono donne che riferiscono di provare orgasmi proprio con la stimolazione di queste aree che gli anglofoni chiamano “punto A” (quello rivolto verso sopra) e “punto profondo” quello che è adiacente al retto. Altre donne riferiscono di profonde sensazioni anche con la stimolazione diretta della cervice.
Da non dimenticare l’orgasmo anale! È una stimolazione che magari non piace a tutte, c’è chi non l’ha provata per un eccessivo senso del pudore o per pregiudizi infondati e c’è chi l’ha provata ma lo ha ritenuto fastidioso e per nulla piacevole, magari per non aver ricevuto le giuste attenzioni o un approccio più soft soprattutto le prime volte.
Non tutte le donne riescono a raggiungere l’orgasmo con la penetrazione anale, ma quando ci si lascia andare superando e limitando il fastidio, si può raggiungere l’orgasmo sia con stimolazioni esterne, poco profonde che con la penetrazione.
Ci sono volte in cui le stimolazioni e i conseguenti orgasmi possono essere ben definiti,
riconosciuti, ma spesso – le volte in cui le parti interessate dalla stimolazione sono tutte vicine – un orgasmo si mescola all’altro dando vita ad uno più complesso ed intenso, con più note di musica dentro.
Avete mai provato la posizione del missionario adoperando simultaneamente alla penetrazione una stimolazione manuale o un particolare sex toys? Avete visto come cambia radicalmente il tipo di piacere e di orgasmo anche solo inserendo delle varianti nella sperimentazione di una stessa posizione?
Non è importante provarle tutte o doverle necessariamente sperimentare almeno una volta nella vita, basta sapere che ci sono tante zone che possono essere stimolate, magari durante i preliminari per provare nuove sensazioni e giocare assieme.