“Alzabandiera, tendone da circo, morning glory” – come recita una famosissima canzone degli Oasis – son tutti modi per definirla in italia e all’estero: sì, parliamo proprio dell’erezione mattutina!
Tutti gli uomini, almeno una volta, l’hanno sperimentata e menomale! Si tratta, infatti, di una risposta fisiologica normale il cui nome tecnico scientifico è Tumescenza Peniena Notturna (NPT).
L’erezione mattutina consiste nell’erezione completa del pene al risveglio: fenomeno che vede ruotare attorno a sè diverse credenze e teorie non così scientifiche, ma più legate alla tradizione popolare.
Cerchiamo di fare chiarezza circa le ragioni per cui questo fenomeno avviene e non avviene.
Cosa provoca l’erezione mattutina?
La ragione che si sente attribuire maggiormente a questo simpatico fenomeno è legata alla vescica piena, quindi alla necessità dell’uomo di urinare; ma quanto di vero c’è in questo?
Non si sa ancora molto a riguardo. È certo che ciò che avviene nei primi attivi del risveglio è strettamente connesso ad una serie di erezioni che i maschietti hanno sviluppato durante la notte: se ne calcolano in media tra le 3 e le 5 a notte, di una durata tra i 25 ed i 35 minuti ciascuna.
Secondo alcune ricerche condotte sul tema volte a comprendere le cause appunto dell’erezione mattutina, la maggior parte di queste erezioni notturne avviene durante la fase del sonno nota come fase REM, ovvero quando l’attività cerebrale è più intensa del solito e si sogna.
Altri studi, invece, hanno stabilito una connessione tra erezione mattutina e picchi di produttività di testosterone da parte dell’organismo. La produzione di questo ormone maschile avviene nei testicoli a fasi alterne. Si è riscontrato che alcuni picchi di produzione avvengono durante la notte, con il conseguente svilupparsi del fenomeno dell’erezione, volta ad irrorare di sangue nuovo ed ossigenato i corpi cavernosi del pene. Un ristagno potrebbe, col tempo, portare all’impotenza sessuale.
Il picco più alto di produzione di questo ormone lo si ha proprio dalle 6 in poi, momento in cui è più probabile che suoni la sveglia del mattino.
Col tempo, la frequenza dello svilupparsi del fenomeno dell’erezione mattutina e notturna diminuisce o può accadere che la frequenza sia la medesima ma che si riduca la rigidità del membro e la durata di ciascun episodio.
E quando non accade?
Un mito certamente da sfatare è quello che considera l’assenza di erezione mattutina come mancanza di virilità. La mancanza di erezione al mattino non è sinonimo di un malfunzionamento nell’organismo: la disinformazione crea allarmismi inutili. L’assenza dell’alzabandiera al mattino non significa che nel corso della nottata non si siano verificate le erezioni notturne, al contrario, l’uomo non era cosciente perché dormiva.
Ci sono alcuni fattori che possono rappresentare un’inibizione alla risposta fisiologica dell’erezione notturna e della conseguente mattutina come ad esempio: una scarsa qualità del sonno, un forte stress, la durata del sonno troppo breve, l’assunzione di farmaci come antidepressivi, ansiolitici.
Non abbiate timori, dunque: l’erezione mattutina è una cosa sana. Può provocare un po di imbarazzo all’inizio, se avete trascorso una tenera notte con il vostro partner, ma in fin dei conti…una standing ovation così può solo fare piacere!