Perché il sesso è così importante per l’essere umano?


L’erotismo è una delle basi della conoscenza di sé, indispensabile quanto la poesia.

Anaïs Nin – Essere donna e altri saggi, 1977

La scrittrice statunitense Anaïs Nin, centra esattamente il punto della questione su questo argomento, ma prima di lei già fior fior di psicologi, quali Maslow (tra il 1943 e il 1954) e poi Sternberg (tra il 1986 e il 1988), hanno evidenziato il ruolo del sesso nello sviluppo sano dell’individuo.

Il sesso non è solo importante, ma è fondamentale per Maslow, che quando elabora la sua piramide dei bisogni fondamentali dell’individuo, pone il sesso alla base dei bisogni dell’individuo, assieme all’alimentazione, alla respirazione, al sonno e all’omeostasi.

Maslow include il sesso nella stessa fascia dei bisogni primari perchè, secondo la sua teoria, è legato all’istinto di conservazione. Senza soddisfare questi bisogni, compreso quello sessuale, sarà impossibile passare ai livelli successivi considerati “esistenziali” come la sicurezza, l’appartenenza, la stima e l’autorealizzazione. (Nell’appendice 1, troverai la piramide di Maslow)

Mentre un altro psicologo, Sternberg, definisce l’amore completo come la sintesi di tre vertici all’interno di un triangolo, che sono l‘intimità, progettualità e la passione.

Se viene a mancare la componente della passione che equivale all’attrazione fisica e al desiderio sessuale, infatti, si parlerebbe di “amore – amicizia”, come nel caso di quelle relazioni che durano da tanto tempo ma nelle quali la componente fisica è passata in secondo piano. (Nell’appendice 2, troverai la piramide di Sternberg)

Quella di cui abbiamo parlato sino ad ora parlato è solo teoria, ma quello che questi due psicologi hanno supposto troverà concretezza nella ricerca condotta da David Buss e Cindy Meston (professori di psicologia dell’Università del Texas), che hanno isolato ben 237 motivi per fare sesso con una persona. Nella seconda versione di questa ricerca (su 503 uomini e 1.046 donne) hanno preso corpo quattro categorie di risposte, a seconda che alla base ci fosse un bisogno fisico, il desiderio di conseguire un obiettivo, un fattore emotivo o l’insicurezza e 13 principali motivazioni, che riportiamo qui di seguito:

  1. Bisogno fisico
    per ridurre lo stress
    per piacere
    per attrazione fisica
    per fare un’esperienza
  2. Desiderio di conseguire un obiettivo
    l’occasione per raggiungere un obiettivo
    per affermare uno status sociale
    per vendetta
    per un vantaggio immediato
  3. Fattore emotivo
    per amore
    per esprimere un sentimento
  4. Insicurezza
    per aumentare l’autostima
    per obbligo (sociale)
    per obbligo (sotto la pressione del gruppo)

Le risposte degli uomini, in un’immaginaria top five, a questa domanda sono state:
1. Attrazione;
2. E’ bello farlo;
3. Puro piacere fisico;
4. E’ divertente;
5. Affetto.

Mentre per le donne, la top five differisce in questo modo:
1. Attrazione;
2. Puro piacere fisico;
3. E’ bello farlo;
4. Affetto;
5. Amore.

«Gli uomini», affermano nella loro relazione David Buss e Cindy Meston, «mostrano una decisa tendenza a collegare il sesso a motivazioni di carattere fisico (“ha un bel corpo”, “è troppo sexy”) o semplicemente a un’opportunità (“era disponibile”, “aveva alzato il gomito e ne ho approfittato”).

Gli uomini superano le donne nella maggior parte della domande pertinenti al piacere (“volevo un orgasmo”), e più delle donne guardano ai rapporti sessuali come a un modo per migliorare il proprio status (“la reputazione”, “la bella figura con gli amici”). Mentre per le donne sono più frequenti risposte come “volevo sentirmi donna”, “volevo esprimere il mio amore” e “ho capito di essere innamorata”

I ricercatori sottolineano il fatto che anche le motivazioni più insolite vadano prese in considerazione: «Pensiamo ad esempio al voler trasmettere una malattia sessuale come l’herpes o l’Hiv: ha una carica distruttiva spaventosa». In conclusione, dice David Buss, «il perché le persone hanno rapporti sessuali è estremamente importante e raramente studiato. Sono in molti, anche tra gli studiosi, a credere che la risposta sia ovvia, ma non è così