Tutto ciò che volevi sapere sul queefing, ovvero sui flati vaginali

Oggi parliamo di queefing, un termine inglese che meglio rende i nostri termini italiani: flati vaginali, ossia il rilascio dell’aria attraverso il canale vaginale e il conseguente rumore simile, appunto, a quello di un peto, dato dalle vibrazioni che la vulva e le labbra vaginali hanno a causa dello spostamento d’aria verso l’esterno.
Ti è mai successo? Sicuramente sì, perchè capita a tutte le donne. Ed ora ti spieghiamo tutto ciò che c’è da sapere sul queefing.

  1. La prima cosa cosa da chiarire è che non sono peti. Anche se il termine scientifico e latino è in realtà “flatus vaginalis” (sì, flatulenza vaginale), smettiamo di riferirci a loro come “peti vaginali”. Semplicemente perché non hanno niente a che fare con la fermentazione dei gas intestinali (che è alla base dei peti), quanto invece con l’aria che penetra nella vagina e viene liberata dal rilascio dei muscoli interni. Ma allora, ci si potrebbe chiedere, «Perché fanno rumore?». Il rumore è dato dalla vibrazione delle pareti vaginali quando l’aria che è entrata all’interno della vagina fuoriesce.
  2. Non è disgustoso. Anche se il rumore ti fa pensare a un peto vero e proprio, è necessario sapere che c’è una differenza sostanziale tra il fenomeno dell’aria espulsa dalla vagina e quella della flatulenza. L’imbarazzo infatti proviene proprio dall’associazione delle due cose: l’elemento sonoro può provocare una reazione di disgusto in quanto richiama alla mente quello del peto intestinale, ma sono due cose completamente diverse.
  3. È inodore. A differenza di quelli intestinali, i flati vaginali non hanno alcun cattivo odore.
  4. Non sei l’unica a cui succede. Ebbene sì, capita a tutte quelle che hanno una vagina. È un fenomeno abbastanza comune a tutte le donne di qualunque età esse siano, per quanto se ne parli poco.
  5. Succede principalmente durante i rapporti sessuali. Cioè quando i muscoli vaginali si allungano e si contraggono: più la vagina si dilata, si apre, più aria penetra al suo interno. Una volta che l’aria entra e che la vagina è contratta, per una ragione puramente meccanica, ci sarà un’espulsione d’aria. E quando un pene, un dito o un sex toys vengono introdotti all’interno di essa, ciò provoca un effetto di pressione che può spingere fuori l’aria più o meno rumorosamente.
  6. Non dipende dalla posizione. Sfatiamo anche quest’altro mito: il fatto che si emettano flati vaginali durante i rapporti sessuali non dipende dalla posizione in cui si fa l’amore, quanto, magari, dalla forma della vagina o dal tipo di stimolazione. Certo, alcune posizioni, come nel caso della pecorina, causano uno spostamento d’aria maggiore all’interno della vagina rispetto ad altre, ma non è escluso che peti vaginali ci siano anche in altre posizioni.
  7. Il tono dei muscoli pelvici può incidere. Sei sicura di avere dei muscoli pelvici belli tonici ed allenati? I muscoli che sostengono la vescica, l’utero, la vagina e il retto a causa del parto o addirittura di alcuni sport possono perdere o ridurre il proprio tono. Gli esercizi di Kegel potrebbero essere la soluzione a questo piccolo problema del tutto risolvibile.
  8. Non è davvero nulla di cui preoccuparsi da un punto di vista medico. Non bisogna credere che se la vagina fa rumori, necessariamente dipende dal fatto che si ha un problema con il tono del pavimento pelvico. Il queefing è un fenomeno puramente naturale. Soprattutto, non devi spaventarti o immaginare che questo sia il primo segno di un più o meno imminente allentamento della muscolatura vaginale.
  9. Se la cosa ti preoccupa o se i rumori vaginali si verificano frequentemente, anche a riposo, e se sono associati ad altri disagi, come incontinenza urinaria o mancanza di sensibilità durante i rapporti sessuali, consigliamo di rivolgerti al tuo ginecologo per una visita al tuo perineo.

Detto ciò, ricorda che i flati vaginali sono un fenomeno totalmente normale e non devono interferire nella tua vita sessuale. Ci può stare l’imbarazzo di un rumore improvviso e non proprio elegante ma basta riderci su, spiegare al proprio partner di cosa si tratta e ricominciare da dove vi eravate fermati!