Laggiù, dove il perineo mormora: viaggio alla ricerca del Punto L

Il Punto L delinea una zona piuttosto vasta, che raccoglie il muscolo pubo-coccigeo all’altezza del perineo, ovvero quel lembo di pelle molto sensibile tra lo scroto (o la forchetta della vagina) e l’ano.

Il perineo può essere stimolato sia dall’esterno che dall’interno con tecniche diverse, dando nuove ed eccitanti sfumature agli orgasmi maschili.

Gli orgasmi sono diversi per ciascuno di noi e variano anche a seconda di mille fattori, tra cui l’umore, lo stress e la stimolazione ricevuta. In generale però, molti uomini descrivono l’orgasmo con stimolazione del Punto L come più lungo e pervasivo, quasi rilassante. Ovviamente non è obbligatorio farsi piacere un certo tipo di stimolazione, ma può essere interessante sperimentare insieme al/la partner le potenzialità di questa misteriosa zona erogena.

Allora accendiamo il navigatore e vediamo come arrivare al Punto L dall’esterno e dal cosiddetto “interno” (anche se il termine è equivocabile).

scopri come stimolare il punto L

Come stimolare il Punto L: da fuori a dentro

La stimolazione esterna è la più semplice: basta affiancare alla masturbazione o al rapporto orale, anale o vaginale, delle pressioni più o meno decise (chiedete sempre al vostro partner e seguite le sue indicazioni) sul perineo. In questo caso è fondamentale la manicure: niente unghie lunghe o smussate, che potrebbero ferire la pelle delicata del perineo. Un po’ di lubrificante può aiutare a rendere la stimolazione più interessante, così come l’alternare diverse tecniche, ad esempio con qualche incursione sullo scroto e i testicoli, oppure verso l’ano. Fondamentale, come sempre nel sesso, è la comunicazione tra i partner: non si infilano dita a tradimento nei vari orifizi senza avere il consenso del partner!

Come stimolare il Punto L: da dentro a fuori

La stimolazione del Punto L dall’interno è un po’ più complessa, ma non impossibile. In teoria si tratta di agire sul muscolo pubo-coccigeo attraverso la suzione. Via libera al sesso orale dunque, con il o la partner che deve succhiare il pene proprio sulla punta, in prossimità dell’uretra, come fosse una cannuccia. Attenzione: succhiare, NON soffiare! La suzione dovrebbe essere ritmica e costante, ma non troppo forte, per non anestetizzare la zona o creare fastidi.

In sostanza questo effetto “aspirazione” dovrebbe stimolare i muscoletti interni, che sono responsabili del cosiddetto orgasmo del Punto L. Un effetto simile si può in teoria ottenere anche con la penetrazione, ma entrambi i partner dovrebbero avere muscoli pubo-coccigei ben allenati. E’ difficile, ma non impossibile.

I sex toy migliori per il Punto L

Al momento non esistono sex toys specifici per il Punto L, ma si può ovviare al problema con qualche accortezza. Molti plug e vibratori anali, infatti, presentano un braccino in più fatto apposta per stimolare (con vibrazione o solo con la pressione) l’area tra ano e scroto, ovvero il perineo, dall’esterno. l’aspetto positivo di questi modelli, è che spesso sono anche stimolatori della prostata, in grado di stimolare due zone moooolto particolari con un unico toy.

Fondamentale, visto che parliamo di sex toys anali, è scegliere materiali sicuri e non porosi, come il silicone e la plastica Abs, sterilizzando sempre il tutto tra un uso e l’altro.

Per quanto riguarda i plug, i vari modelli in silicone del marcio Sono sono molto versatili, grazie alle dimensioni modulabili della parte inseribile e alla maniglia esterna, che termina con un paio di palline in plastica dura. Stesso discorso per Pathfinder di Xr e per lo stimolatore “for beginners” di Pipedream, interamente realizzato in plastica dura.

Tra i vibratori la scelta è più ampia: si va da modelli più economici (sotto i 40 euro) come quelli di Sono, Pipedream e PornHub, fino a modelli più performanti come Duke di FunFactory o di P-Vibe di Dorcel.

Ci sono poi gli specialisti del Punto P e del Punto L, ovvero gli stimolatori di Lelo: stiamo parlando di Bruno e del “rabbit” per lui Loki Wave. Per veri intenditori.