In alcuni casi il piacere impiega più del solito ad arrivare. Quando si tratta di un evento isolato non c’è nulla di cui allarmarsi, ma quando l’episodio si ripete puntualmente allora potrebbe rivelare un comune disagio, ovvero quello dell’eiaculazione ritardata. L’erezione si mantiene durante tutto il rapporto, così come l’eccitazione, ma la materiale espulsione dello sperma avviene dopo un tempo piuttosto lungo e, in alcuni casi, potrebbe essere del tutto assente.
In un cero senso, è come se il maschio venisse colpito da una condizione d’inibizione, che gli impedisce di raggiungere l’apice del piacere secondo i canoni e i tempi tradizionali. Di contro, la donna che si ritrova a condividere un rapporto sessuale con chi è affetto da eiaculazione ritardata potrebbe dapprima essere lusingata ma a lungo andare sentirsi molto frustrata, tanto quanto il partner. La donna, infatti, è facile che giunga alla conclusione di non essere abbastanza avvenente oppure incapace nel mettere in atto performance sessuali particolarmente trascinanti per il proprio uomo.
In realtà dietro al ritardo e all’impossibilità di eiaculare entro tempi ragionevoli e rientranti nella media risiederebbero diverse cause, alcune delle quali facilmente superabili. Tralasciando motivi neurologici, endocrinologici e le diverse motivazioni andrologiche, spesso i tempi di risposta maggiori sono dovuti all’eccessiva masturbazione praticata dall’uomo in solitudine. Ricorrere alla masturbazione, autonomamente o con il prezioso contributo dei sex toy maschili, se da un lato offre notevoli benefici, dall’altro potrebbe compromettere le prestazioni a letto. Una masturbazione eccessiva, eseguita con costanza e giornalmente, può spesso generare questo tipo di difficoltà.
Tante volte anche l’ansia da prestazione, la scarsa conoscenza e la poca intesa con la partner possono generare un’eiaculazione ritardata. Lo stato ansioso preliminare vissuto da tanti uomini, in particolare, non è solo uno dei motivi determinanti l’eiaculazione precoce, ma anche la condizione inversa, il ritardo per l’appunto. Nella maggior parte dei casi i maschi temono di non riuscire ad avere il dominio sul proprio corpo, generando, seppur inconsapevolmente, stati emotivi di forte apprensione che sfociano nella difficoltà nel raggiungere la gioia.
Di fronte a queste problematiche, che il più delle volte sono meno allarmanti di quello che si crede, ci si chiede quale possa essere la durata di un rapporto normale, che vede come protagonisti un uomo e una donna privi di qualsivoglia problema e patologia. La risposta alla domanda è piuttosto complicata, tenuto conto che uomini e donne non sono automi e che tutto dipende dal singolo caso. Senza contare che alcuni si sentono più che appagati dopo una sveltina e altri sono sempre alla ricerca di maratone sessuali. Si potrebbe affermare che, in media, tralasciando la fase dei preliminari, un rapporto dura da 5 ai 20 minuti.
Allora cosa fare per rientrare in questi canoni temporali? Oltre a ridurre le masturbazioni, vivere il rapporto con più serenità e intensificare i prelimari, si possono utilizzare dei validi espedienti, come i preservativi stimolanti che regalano intensa freschezza, accrescendo il livello di eccitazione. Esistono persino tipologie ricche di nervature e protuberanze che aiutano anche a solleticare al meglio la vagina di lei e raggiungere così un piacere particolarmente intenso. Si tratta degli On! Stimulation, ideali per godere simultaneamente. I più esigenti, invece, potranno sempre contare sui condom per raggiungere orgasmi veloci e molto appaganti. Si segnala infine che a letto non ci sono regole precise, tempi da rispettare e record da raggiungere. L’importante è sentirsi bene e fare sentire altrettanto in sintonia il proprio o la propria partner.