Uno degli argomenti più dibattuti di sempre nella sfera della sessualità, è quello relativo all’orgasmo femminile, il suo funzionamento, i suoi perché. Infatti, tra l’ironia tutta maschile relativa alla capacità di far godere – come nessun altro potrebbe – la propria partner, e le teorie più stravaganti sul perché avvenga, non ci è dato ancora sapere – se non ipotizzando – quali siano le funzioni biologiche o eventualmente riproduttive, che motivino il fatto che una donna possa avere un orgasmo.
Se nell’uomo l’orgasmo ha una funzione ben specifica, cioè quella di emettere il proprio seme a scopo riproduttivo con l’eiaculazione, e se il piacere che ne scaturisce porta ad aumentare il desiderio dell’accoppiamento, favorendo così il proliferare della specie; per le donne la questione è ben diversa. Infatti, al di là del piacere, nella donna l’orgasmo non ha alcuno scopo riferito alla sfera della riproduzione. Non c’è alcun rapporto tra l’ovulo e l’orgasmo, il concepimento non viene determinato dalla possibilità o meno che la donna raggiunga il massimo del piacere. Quindi a cosa serve l’orgasmo femminile? O meglio, a cosa poteva servire secoli o millenni fa, nel corso del lungo percorso evolutivo della nostra specie?
Alcune teorie
Alcuni studiosi in passato hanno ipotizzato che l’orgasmo nella femmina potesse servire ad aumentare le possibilità di fecondazione dell’ovulo da parte di un maschio che fosse geneticamente appetibile o attraente. Ovviamente tale teoria viene smentita dagli studi più recenti: la fecondazione avviene a prescindere dall’attrazione genetica e a prescindere dall’orgasmo femminile.
Altri ricercatori invece, hanno avuto modo di credere che l’orgasmo fosse una caratteristica tipica del genere umano a prescindere dal sesso. Questo vorrebbe dire che la funzione dell’orgasmo era presente sin dalla nostra creazione, e che nel corso dell’evoluzione nell’uomo abbia portato ad un fine ben specifico, quello di favorire la riproduzione. Quanto alla donna l’orgasmo sarebbe rimasto privo di funzioni biologiche, se non quella di dare piacere durante il rapporto. Questa teoria è stata per molto tempo considerata valida, anche in virtù del fatto che molti elementi presenti nei corpi, tanto nell’uomo quanto nella donna, possano avere una funzione biologica in uno dei due sessi, ma alcuna nell’altro. Ad esempio si può citare il capezzolo, che nella donna diventa fondamentale, sempre in ottica di riproduzione della specie, mentre nell’uomo può benissimo essere considerato come un elemento superfluo.
Una nuova teoria interessante
Una teoria molto interessante scaturita dalle ricerche di Mihaela Pavlicev e Gunter Wagner, due visionari biologi dell’evoluzione, è quella relativa ad una funzione biologica dell’orgasmo femminile ormai andata perduta nel tempo. Sulla base di quanto osservato su alcuni mammiferi simili all’essere umano, con particolare attenzione verso le femmine, si è potuto notare come molti animali, a differenza di quanto non accada nelle donne, rilascino l’ovulo soltanto dopo il rapporto sessuale. Come è noto la femmina dell’essere umano invece produce l’ovulo una volta al mese. Questo ha lasciato pensare ai due biologi che, anche nella donna un tempo fosse, come negli animali, il rapporto sessuale a permettere di rilasciare l’ovulo. Infatti, in questi studi, si è potuto notare come, proprio in corrispondenza con l’atto riproduttivo, le femmine di alcuni mammiferi tendano a secernere sostanze simili a quelle dell’orgasmo femminile, ma in quel caso questo serve a favorire la riproduzione.
I nostri antenati, come queste femmine di alcuni mammiferi, dovevano avere il clitoride più interno rispetto alla posizione attuale. Durante l’atto il clitoride inviava degli impulsi al cervello che producevano degli ormoni per il rilascio dell’ovulo. ll fatto che la posizione del clitoride si sia spostata e che non sia più necessario un simile processo per le donna, è probabilmente frutto della vita sociale. Potendosi accoppiare quotidianamente, gli esseri umano hanno modificato la loro anatomia degli organi sessuali, per questo nella donna l’orgasmo non è più una necessità, come invece nell’uomo, pur continuando a conferire piacere.