La fantasia erotica: un sentimento senza frontiere
Le fantasie erotiche sono quel pensiero fluttuante nell’intimità della nostra mente, dotato della capacità di scaldare l’immaginazione e mettere efficacemente in moto il corpo verso uno stato di eccitamento più o meno evidente. (Nel caso dei maschietti, sfortunatamente molto più evidente!)
Questo impulso così potente, che spesso per agire non ha bisogno neppure di un contatto o della compagnia effettiva di qualcuno nelle immediate vicinanze, è forse il fattore che avvicina maggiormente le persone in tutte le loro numerose sfumature di genere, età, provenienza e gusti sessuali. Un’emozione atavica quasi, una scintilla in comune alla stragrande maggioranza degli esseri umani.
Sebbene lo stereotipo più maligno e malizioso pretenda che sia solo l’uomo a “pensare con le parti basse”, la fantasia erotica è qualcosa di condiviso equamente fra ambo i sessi. Diversi fattori culturali e sociali possono contribuire alla repressione delle stesse o al dichiararle con molta più difficoltà, magari ripulendole per vergogna dai loro aspetti più spinti e selvaggi, specialmente quando chi viene chiamato in causa è una ragazza. Ma la fantasia c’è e in fondo in moltissimi casi se ne frega dell’etichetta sociale e rimane felicemente lì. Se per alcuni può essere eccitante parlarne, per altri può essere intrigante mantenerla come segreto inviolabile.
Da dove esce fuori la fantasia erotica?
Gli studiosi si scervellano da parecchi anni per cercare di scomporre, semplificare e spiegare la suadente anatomia di un impulso come questo, ma il tema è così complesso che la maggior parte degli studi non riesce ancora a spiegare completamente tutto per tutti. Volendo dunque semplificare, per risparmiare prezioso tempo da dedicare ad altro (magari a fantasticare?), le fantasie erotiche si sviluppano in due modi: nascono in maniera involontaria e inconscia o vengono create volontariamente.
È un po’ come una piantina: a volte germoglia spontanea a seguito di uno stimolo come una pioggia o una bella giornata di sole, a volte spunta solo quando viene seminata e accudita.
Non c’è da stupirsi dunque se le fantasie erotiche mettono le loro radici nel pensiero fin dalle prime fasi dello sviluppo sessuale, o se compaiono anche in età adulta seguendo l’andamento della crescita sessuale di ognuno di noi e dei relativi eventuali cambiamenti. A volte basta un’immagine, un concetto, una situazione, o una persona ad accenderla. A volte invece siamo noi stessi a lasciarci andare e creare una situazione, uno scenario, qualcosa anche di irrealizzabile, perché (almeno per ora!) nessuno può entrare nel nostro cervello e mettere una tassa sul pensiero o una censura mentale.
A cosa serve?
La natura libera e selvaggia della fantasia la rende un elemento importante nella vita di ognuno di noi, che va lasciato libero di svilupparsi e sfogarsi senza repressioni, finché – come tutte le cose – la sua presenza non comporta problemi per la qualità della vita e la salute della persona. Che sia dunque una salutare valvola di sfogo, un momento personale intimo e speciale, o nuovo ingrediente destinato a diventare parte della realtà in camera da letto col proprio (o i propri) partner, la fantasia erotica è un bene.
Via libera all’immaginazione!