Benching: tutto ciò che devi sapere sullo “stare in panchina”

Nuove terminologie per nuovi fenomeni

Le relazioni nell’era di internet si sono gradualmente evolute e arricchite di tante nuove formule, grazie anche alla maggior facilità nel fare nuove conoscenze, e la perdita di molti dei tabù. Non di rado l’interesse può nascere fra le righe di una chat o sui Social Network e sono sorte di conseguenza numerose terminologie negli slang giovanili, per definire tutta quella serie di fenomeni ricorrenti nei rapporti interpersonali, a cui il vocabolario non aveva saputo dare definizione. Qualche esempio? Mai sentito parlare della temuta friendzone?
Non sono rare le definizioni con significati negativi come il ghosting, ossia una persona che fa il fantasma: non avendo più interesse nel proseguire una relazione con un’altra “scompare” senza preavviso, bloccandola su ogni social e canale di comunicazione per non farsi contattare o rintracciare.

stare in panchinaCos’è il benching

In questo panorama, il termine benching è relativamente giovane. La parola deriva dall’inglese bench, che significa letteralmente panchina, ed assume dunque il significato del venire messi in panchina.
Purtroppo anche tale termine non porta con sé un senso molto lieto, ed è bene conoscerlo per imparare a capire quando si sta rischiando di finirne vittime.
Il benching viene effettuato indistintamente da ragazzi e ragazze, ed è quella pratica un po’ spietata di tenere in sospeso una persona con cui si potrebbe avviare una potenziale relazione, fintanto che non si sono provati tutti gli altri partiti potenzialmente migliori. Un po’ come gestire una squadra in cui si favoriscono i titolari, continuando ad illudere le riserve in panchina di poter un giorno entrare in campo: giorno che difficilmente arriverà, ma nel dubbio rimangono a disposizione.
Questo meccanismo è di fatto una manipolazione, utilizza le persone come risorse di comodo. A differenza di un rapporto aperto infatti, dove la cosa viene eventualmente chiarita subito, la manipolazione effettuata nel benching è nascosta e sottile, all’insaputa della vittima.
Fenomeno riassumibile nel ben più datato concetto di voler tenere il piede in due scarpe. O anche più di due.

Come riconoscere il fenomeno del benching

Imparare a capire il benching aiuta ad evitare di finirne vittima o a riconoscere, dall’esterno, quando un amico sta cadendo in tale trappola. I “sintomi” sono pochi ma decisamente palesi.

  • Tira e molla: quando l’altra persona ti adula e flirta con te, senza mai andare oltre o dar segno di voler iniziare realmente una relazione di qualche tipo (da non confondere però con la timidezza o l’indecisione).
  • Lunghi tempi di risposta: l’altra persona risponde o ti cerca solo quando fa comodo a lei, a volte anche a distanza di giorni o settimane.
  • Evitare argomenti scomodi: a tutti piace stare con le persone che fanno divertire senza dare troppi grattacapi, ma quando le relazioni si creano qualche discussione nasce quasi sempre. Se si è interessati all’altro di solito non ci si fa problemi a discutere e cercare di risolvere eventuali problemi. Chi evita invece in tutti i modi discussioni impegnative, restando eternamente sul vago circa il fatto che non si abbia ancora avviato una relazione, generalmente ti sta solo “tenendo buono” per dopo.