Perché una donna recita a letto
Quando si parla di orgasmi simulati e prove di recitazione a letto, il primato nelle prove d’attore statisticamente spetta purtroppo alle signore. Spesso insoddisfatte dalle prestazioni del partner per durata, intensità o diversi altri motivi. Secondo una ricerca inglese quasi il 50% di loro ci ha tenuto almeno una volta nella vita ad assicurarsi che, almeno l’altra parte, godesse dell’illusione di averle portate all’apice del piacere. Per una percentuale inferiore, ma comunque significativa del 10% è purtroppo invece una pratica addirittura regolare. Spesso e volentieri sono così brave che il partner non se ne accorge. O è semplicemente poco interessato dal capirlo.
Le motivazioni dunque possono essere numerose, sia magari completamente slegate dall’impegno e le abilità di lui a letto, che invece totalmente correlate a tutti quei fattori che a volte portano l’uomo ad essere un amante frettoloso e un po’ egoista.
Ma è possibile dunque capire se una donna raggiunge davvero l’orgasmo o meno? La risposta è sì, anche se la precisione scientificamente assoluta la offrirebbe solo una poco pratica risonanza magnetica, che mostrerebbe l’incremento delle attività di determinate zone come il nucleus accumbens in concomitanza con il raggiungimento del piacere.
Come fare a capirlo dunque con metodi più semplici? Fermo restando che a volte basta chiedere, interessarsi e comunicare, cosa che fa molto bene al rapporto su ogni profilo, ci sono alcuni segni comuni alla stragrande maggioranza delle donne, che potrebbe essere difficile arrivare a simulare perfettamente.
Contrazioni muscolari
Uno dei modi per capire se lei sta veramente provando un orgasmo è grazie al verificarsi di una serie di contrazioni più o meno forti della muscolatura perineale, ossia quelle fasce di muscoli che partono dalla zona della vagina (perineale urogenitale) fino all’ano (perineale anale). Queste contrazioni involontarie, della durata di una manciata di secondi accompagnano l’orgasmo e sono forse il metodo più intuitivo per accorgersi che lei stia davvero provando forti attimi di goduria o meno. Con questo metodo ci si risparmia il difficoltoso controllare altri dettagli che magari sul momento passano decisamente in secondo piano. Un’altra contrazione, non sempre facilissima da controllare infatti, è quella dei piedi che generalmente vengono contratti verso l’interno in corrispondenza dell’orgasmo.
Dilatazione delle pupille
Anche la dilatazione delle pupile è uno dei segnali involontari del raggiungimento dell’orgasmo, insieme alla breve impennata dei battiti cardiaci.
Certo, stare a prenderle il polso durante l’atto sessuale, o aprirle le palpebre armati di lucetta per un controllo potrebbe un attimino rovinare l’atmosfera, ma tant’è.
Meno scenografico
Nel comprendere l’affascinante avvenimento inoltre, bisogna lasciare da parte gli insegnamenti un po’ scenografici regalati dal mondo della pornografia. La stragrande maggioranza delle donne non strilla come un’ossessa durante l’orgasmo, non si dimena come un’anguilla ma anzi tende a una sorta di attimo di “paralisi”, un irrigidimento generale. Anche osservare il volto è un’ottima idea. Non sempre durante un orgasmo vero si ha la lucidità di fare una faccia dalla posa impeccabile!