Come stimolare il clitoride
Le vulve delle donne non sono tutte uguali e anche l’aspetto esterno del bulbo della clitoride non lo è, anzi, può capitare che sia ben nascosto sotto il prepuzio che lo ricopre e protegge e non si faccia “vedere” fino a che l’eccitazione dei tessuti erettili del clitoride non aumenti le sue dimensioni. Pertanto non c’è un solo modo per stimolare il clitoride.
Le immagini delle vulve che si vedono spesso nei porno o nei disegni anatomici sono rappresentative e potrebbero discostare molto da quelle che una persona può incontrare nella sua vita, o quello che una donna potrebbe vedere con uno specchio.
A volte trovare il glande del clitoride non è quindi così semplice come sembra. Anche se il pene e il clitoride hanno una struttura simile, il pene è tutto fuori ed è ben visibile (e ben si notano le forme diverse) mentre il clitoride è “sotto terra”, come una radice.
Una donna che conosce meglio se stessa non ha bisogno di vedere per trovare questo punto nevralgico di sensazioni piacevoli (che, in base ai casi, possono essere fastidiose) perché segue quello che sente e in base a quello muove le dita o le mani.
Per questa ragione forse una donna non sempre comprende come mai alcuni partner non sono in grado di individuare il glande del clitoride. Quando questo non avviene è possibile comunicare a parole, a gesti, o mostrare cosa piace e dove.
Cosa succede se si stimola il clitoride
Il glande del clitoride racchiude in quella piccola puntina circa 8000 terminazioni nervose che quando sfiorate possono dare immenso piacere come un estremo fastidio o dolore in taluni casi. Per questo che è protetto dal prepuzio, sia per non avere continue sollecitazioni durante il giorno, come per i primi approcci durante i preliminari o durante i rapporti.
L’affermazione che tutte le donne hanno orgasmi con la stimolazione del (glande) del clitoride è davvero una leggenda. Ci sono donne che hanno bisogno di una stimolazione dell’entrata vaginale o di altre zone piacevoli che si trovano in vagina, come ci sono donne che non tollerano nel modo più assoluto che il glande sia sfiorato. In quest’ultimo caso non si tratta di una donna rotta o che non raggiunge orgasmi bellissimi, è solo una donna che ha bisogno di un altro tipo di attenzioni.
Come masturbare il clitoride
Si può stimolare il clitoride nella parte che fuoriesce, ovvero il glande, come si possono stimolare anche i bulbi (specie di radici interne che abbracciano l’entrata vaginale) esternamente, massaggiando l’entrata vaginale o la base delle piccole labbra.
Una volta individuato il glande del clitoride, o il suo prepuzio, si può iniziare con un massaggio esterno. Facendo una pressione sul monte di Venere e sulle grandi labbra con tutto il palmo della mano e senza smettere di premere, muoverla disegnando dei cerchi o in su e giù.
Stessi movimenti si possono fare con i polpastrelli di due dita massaggiando il prepuzio, scoperto dalle grandi labbra o ancora coperto da queste.
Si può anche giocare con il prepuzio e muoverlo delicatamente sul glande, sarà anche questa una stimolazione efficace ma delicata.
Sono massaggi che danno piacevoli sensazioni che possono anche portare all’orgasmo ma lasciando il glande ancora coperto si rischia meno una iper stimolazione e fastidi.
Altri tipi di stimolazioni indirette vanno a massaggiare i bulbi del clitoride lìddove hanno origine, ovvero in quel pezzetto di vulva che va dal glande del clitoride alla apertura vaginale. Pressioni e massaggi di vario tipo possono essere molto piacevoli, come anche proprio alla base o intorno al glande che fuoriesce, come se fosse un’isola e con il dito la si circumnavigasse. Molte donne raggiungono orgasmi con queste stimolazioni indirette!
Una volta che il glande si scopre da se quando è molto gonfio per l’erezione, o la donna è pronta per una stimolazione diretta, ci sono vari tipi di stimolazioni.
Il glande va sempre toccato quando è umido. Se la lubrificazione vaginale non è ancora adeguata a coprire questo bisogno si può usare del lubrificante, o anche un gel stimolante come quelli riscaldanti o quelli che aumentano le sensazioni e l’irrorazione del sangue (e si, non sono trovate commerciali ma funzionano davvero!).
Il glande può
– essere accarezzato con un dito con movimenti linerari “su-giù” che possono essere concentrati a coprirlo tutto come ad accarezzare uno dei lati, a volte le donne ne hanno uno preferito
– carezze circolari, che partono dalla punta e arrivano alla base
– pressioni come se fosse un bottone, possono essere rapide o lente, il dito si può staccare come può mantenere sempre contatto
– lo si può schiacciare delicatamente tra due dita, con un movimento semplice o ruotandole
Avendo due mani si possono fare delle doppie stimolazioni scegliendo cosa e come in base alle proprie capacità. Se una persona è destrorsa magari la mano destra si concentrerà sul glande della clitoride mentre la mano sinistra stimolerà piccole e grandi labbra, le radici interne del clitoride, l’entrata vaginale o l’ano.
Sul glande ricordate che c’è un punto piccolissimo ancora più sensibile, sul versante che guarda l’entrata vaginale ed alla base: questo sarebbe il frenulo e quando stimolato può far fare scatti alla donna, che possono essere piacevoli o fastidiosi.
Insomma, ci sono davvero modi su come stimolare il clitoride, non vi resta che iniziare ad esercitarvi.