Un ditalino fa sempre bene al sesso!
La masturbazione femminile è una piacevole realtà che la maggioranza delle donne ama sfruttare in particolari momenti di eccitazione.
Coloro che considerano la pratica del ditalino qualcosa di ‘perverso’ non solo commettono un grande errore di valutazione ma si rivelano persone poco inclini a considerare il sesso per ciò che è oggettivamente: un atto necessario per soddisfare il proprio equilibrio psicofisico.
Dobbiamo quindi partire dal fondamento (e non dal presupposto) che la masturbazione è un metodo che permette di saziare il desiderio di raggiungere il piacere e che, negarsi, causa solamente degli squilibri.
Non è detto che il ditalino sia eseguito solo dalle donne su loro stesse come sistema di autoerotismo: infatti, molti sono i partner maschili che amano, durante i preliminari, eccitare la propria compagna con delle gestualità che includono questa pratica.
Ma è banale credere che fare un ditalino sia una cosa elementare che tutti sono in grado di fare. Come per altri momenti di vero sesso, anche per questa pratica c’è bisogno di tatto, esperienza, sensibilità ma anche di tecnica che deve essere accompagnata da alcune raccomandazioni, prima tra tutte, quella di utilizzare un lubrificante.
Il Fingering, questo sconosciuto
Non c’è ditalino senza un buon lubrificante messo sulle dita che penetreranno la vagina. Si comincia lentamente per creare una sottile eccitazione che consentirà di sollecitare le grandi labbra quando si ritiene opportuno farlo e per far entrare un primo dito che deve ‘sentire’ il calore del desiderio, per poi aggiungerne altri.
Deve essere un crescendo di emozioni e di sconvolgimenti che devono miscelare la voglia con il piacere da agguantare poco a poco. Ma esiste una tecnica per produrre immediato piacere e raggiungere l’orgasmo?
Si, sicuramente e non solo perché ce lo dicono gli esperti ma perché è provato da milioni di donne che praticano questa forma di autoerotismo.
Continua a seguirci e ti spiegheremo quali sono le varianti del fingering (letteralmente: tastare con le dita).
Ditalino: istruzioni per l’uso
Eccoci ad alcune delle tecniche più utilizzate da donne che da sole, o con l’aiuto del loro partner, si procurano piacere.
– Ditolingus: occorre assumere la posizione della pecorina mettendo il lato B in modo molto pronunciato. In questo caso è necessaria la presenza del partner che, mentre infila le sue dita ben lubrificate all’interno della vagina contemporaneamente lecca l’orifizio anale. Questo serve a preparare la zona anale alla penetrazione, mentre la donna dovrà continuare a stuzzicare il clitoride per ridurre la percezione di dolore provocato dal maschio all’atto della penetrazione.
– Polpo: entrambi nudi seduti con il maschio dietro che con una mano stuzzica i capezzoli e con l’altra penetra la vagina e stuzzica il clitoride, mentre bacia il collo di lei. Le gambe di lui devono intrecciare quelle della partner formando una dolce gabbia, proprio come la morsa avvolgente di un polpo.
– Orbita: (o Orbiting) è una tecnica formata da lentissimi movimenti circolari tutto intorno il clitoride che devono andare prima in un senso e poi nell’altro con lo scopo di massimizzare l’eccitazione. Sarà bene interessare anche la parte superiore del clitoride e praticare movimenti altalenanti con l’indice mandandolo giù e su e aumentando, via via, la velocità del dito. si può anche pensare di succhiare il clitoride, se si è in compagnia del partner.
– Trio: il tuo partner deve allargare le grandi labbra con il pollice e il medio mentre con l’indice accarezza la vagina e pratica sesso orale in alto al clitoride.
Per concludere occorre ricordarsi di usare non un buon lubrificante, ma anche un gel stimolante clitorideo, che si rivela un utilissimo alleato per facilitare l’eccitazione clitoridea e vaginale, più in generale.