Quando una coppia usa chiamarsi con i nomignoli
Sono numerose le coppie che, giunte ad un certo punto della relazione, iniziano a chiamarsi con nomignoli sdolcinati. Pucci pucci, zuccherino fino ad arrivare al classico tesoro: sono i nomignoli più comuni e ricorrenti. Questi appellativi vengono utilizzati dagli amanti in maniera del tutto naturale e non soltanto nei momenti d’intimità.
Rivolgersi al proprio partner con certi soprannomi a qualcuno potrebbe sembrare una manifestazione affettuosa un po’ troppo infantile e in certi casi anche ridicola. Invece, dietro questa diffusa abitudine non c’è nulla di preoccupante e anzi si nasconderebbe una relazione felice e salda.
A sostenerlo è stato un recente studio condotto da Superdrug Online Doctor, secondo il quale gli appellativi teneri fanno bene alle coppie. Attenzione però, esistono dei nomignoli che più di altri dimostrerebbero un alto tasso di empatia.
I nomignoli non sono tutti uguali
Le coppie di tutto il mondo, una volta consolidato il rapporto e quando il legame diventa più profondo, tendono a sviluppare un linguaggio amoroso, fatto di paroline dolci e soprattutto di nomignoli teneri. Questa maniera romantica di comunicare diventa una costante, tanto che viene spesso sfoderata anche in presenza di estranei.
Le parole maggiormente utilizzate quale massima espressione di dolcezza sono varie e tante volte anche strane. Molti nomignoli sono tradizionali, si pensi a piccolo o bambina. Altre volte non è affatto inusuale che le coppie incomincino ad usare parole legate al cibo, quali patatina, cioccolatino, biscottino, frittellina, caramellina e molto altro ancora.
Insomma, l’universo dei soprannomi che si danno gli amanti è davvero vasto e variegato. Tentare di stilarne un elenco completo ed esaustivo è praticamente impossibile, anche perché non bisogna scordare che alcuni nomignoli rimangono completamente segreti e mai esternati in pubblico.
Quando si usano i nomignoli di animali
Tuttavia, in seguito ai risultati emersi dal sondaggio esisterebbero dei nomignoli che denoterebbero chiari indizi di complicità nella coppia. Quando due amanti iniziano a ricorrere agli appellativi che rimandano agli animali domestici, invece che le solite paroline standardizzate, questo è certamente un buon segno.
Nomignoli come micina, gattino, topolino, sorcetto oppure orsacchiotto sono indizi di una forte complicità. Si tratta un modo di comunicare più personalizzato, da usare senza alcun timore ed imbarazzo, perché accresce la simbiosi col partner.
A partire da questo momento gli innamorati non dovranno più temere di chiamarsi con appellativi vari, specie poi quando questi si riferiscono agli animali. Le coppie che si chiamano in un modo sdolcinatamente animalesco, a quanto pare, hanno maggiore intesa rispetto a quelle che non lo fanno!