Quando il sesso è chiodo fisso
Desiderare di fare sesso è di sicuro una sensazione piacevole e del tutto naturale. In alcuni casi, tuttavia, la voglia di avere rapporti sessuali può sfociare in una brama inarrestabile, impossibile da domare e placare.
In questi casi è naturale pensare alla celebre pellicola Nymphomaniac di Lars von Trier, che veicola un’idea un pò oscura della ninfomania e dunque viene da chiedersi: “sono ninfomane?”.
Vediamo insieme quanto c’è di vero e facciamo chiarezza su questo tema.
Cosa significa essere ninfomani?
Fino agli inizi del ‘900 la ninfomania è stata considerata una forma patologica assai diversa da come viene intesa oggi.
Il termine ninfomane venne coniato nel ‘700, ma solo nel corso dell’800 è stata formulata una diagnosi specifica per le donne che ne venivano “colpite”.
Un tempo la ninfomane era considerata una donna insaziabile dal punto di vista sessuale, che poneva in atto continui e reiterati approcci con ambosessi e dedita alla masturbazione.
I rimedi applicati, solo per citare quelli più singolari e strani, andavano dall’eliminazione delle ovaie, alle diete vegetariane, bagni ghiacciati fino ai clisteri notturni.
La variante maschile della ninfomania era la satiriasi, per la quale i medici del passato non hanno ritenuto opportuno adottare rimedi strampalati, perché si riteneva del tutto fisiologico che l’uomo avesse sempre voglia di fare sesso, vero?
La ninfomane di oggi
Ai nostri giorni, per fortuna, sono state oramai superate (si spera) certe visioni retrograde, basate sul puro sessismo, che penalizzano la figura femminile.
Grazie alla rivoluzione del ’68 il concetto di ninfomania ha preso una piega diversa e assunto una connotazione moderna e scientifica.
La ninfomane, così come chiarito dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), è una donna che si ritrova impotente nel gestire gli impulsi sessuali. Provare in maniera inarrestabile la voglia di fare sesso è qualcosa che si ripercuote inevitabilmente nella vita di tutti i giorni di una ninfomane, specie sul lavoro e nel rapporto con gli altri.
La condizione cui sono costrette le ninfomani è tutt’altro che appagante e genera un senso di frustrazione. Molti, infatti, non sanno che una ninfomane non trae appagamento dal fare sesso. Nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM), compaiono solo le donne che non riescono a raggiungere il picco di piacere: in sostanza si tratta di anorgasmia. Alle donne che, invece, sono dotate di comportamenti sessuali incontrollati viene applicata la diagnosi di ipersessualità, quindi dipendenza dal sesso.
Quando si è ninfomani?
Rispondere a questa domanda è molto complesso. Non vi sono dei limiti prestabiliti oltre ai quali una donna può essere considerata ninfomane. Le variazioni del desiderio sessuale dipendono molto anche dalle condizioni emotive che si stanno affrontando in un determinato momento.
Ansia, stress, noia, senso di solitudine, sono tutti stati d’animo che possono generare una dipendenza dal sesso, non facilmente controllabile.
In questi casi, così come nell’ipotesi in cui c’è il sospetto che qualcosa alteri la voglia di fare sesso, è sempre meglio evitare rimedi fa da te e rivolgersi al proprio medico di fiducia.