Esistono intere biblioteche di libri sull’adolescenza; e quasi tutti trattano l’argomento come se questa fase evolutiva fosse caratterizzata da una profonda crisi che potrebbe stravolgere il carattere dei giovani.
L’adolescenza, comunque, è un periodo difficile da definire. Assume significati differenti a seconda dei ragazzi: acne e disperato tentativo di acquisire una coscienza di sé da una parte, o droga, violenza e sesso dall’altra.
L’idea che i giovani abbiano pulsioni legittime e che abbiano diritto a svilupparle liberamente è un tabù in molti Paesi. E anche dove non lo è, gli ostacoli che impediscono agli adolescenti di vivere appieno la loro sessualità sono ancora numerosi.
Eppure è proprio durante l’adolescenza che uomini e donne costruiscono le fondamenta della loro futura salute sessuale, riconosciuta come un diritto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Per questo la No Profit International Planned Parenthood Federation (IPPF) e l’Associazione Mondiale per la Salute Sessuale (WAS) hanno creato“Fulfil!”, un documento che sancisce il diritto dei giovani alla sessualità. L’obiettivo è aiutare legislatori, insegnanti e genitori a tradurlo in realtà senza rinunciare a proteggere i più giovani, cercando un equilibrio tra conoscenza dei rischi e tutela dei diritti.
Gli adolescenti hanno bisogni che vanno oltre la contraccezione e la protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili: come gli adulti, hanno desideri e fantasie.
I costumi sessuali sono cambiati molto rispetto al passato e oggi, spesso, la ‘prima volta’ è vissuta più precocemente.
L’età media della “prima volta” è intorno ai 16 anni. La maggioranza delle adolescenti affronta il primo rapporto sessuale senza nessuna precauzione, rischiando di incorrere non solo in una gravidanza indesiderata, ma anche in una malattia sessualmente trasmessa.
Per le adolescenti questa esperienza può diventare un dramma, invece di essere un passo importante nella vita di donna.
La mamma ha un ruolo importante nell’educazione sessuale: dovrebbe parlare gradualmente con la propria figlia, di aspetti così intimi. Un’occasione utile per affrontare l’argomento è quella, della vaccinazione anti HPV, all’età di dodici anni, in prevenzione del papilloma virus, causa maggiore dei tumori all’utero in età avanzata.
In questa occasione la mamma può anche collaborare con il medico di base o il ginecologo per affrontare questo delicato argomento con la propria figlia e non solo: parlare apertamente dei rischi di contagio, delle conseguenze delle malattie sessualmente trasmissibili è importantissimo per aiutare la giovane donna a prevenire possibili contagi con strumenti di prevenzioni disponibili.
Oggi la masturbazione femminile non è più un tabù, per le donne.
Restano sicuramente molte donne che continuano a viverla e considerarla come una cosa “sporca o immorale”, della quale vergognarsi.
Per gli adolescenti la masturbazione rappresenta una esplorazione, una scoperta che li rende consapevoli del cambiamento che si realizza attraverso il proprio corpo.
Un corpo non più infantile ma sessuato, che passa prepotentemente dallo sfondo alla centralità dello sviluppo sessuale, rivelando forme, reazioni, sensazioni e piaceri fino ad allora inconcepibili nella mente dell’adolescente.
Argomento delicatissimo per una mamma, l’autoerotismo della figlia adolescente, oltre al dialogo, molto spesso pieno di difficoltà, può avvalersi di strumenti più pratici quali i sex toys.
I sex toys o giocattoli erotici, sdoganati dai tabù negli ultimi decenni dai media, anche grazie alla diffusione della vendita on-line, possono essere strumenti utili per aiutare l’adolescente a intraprendere un viaggio di auto-consapevolezza sul proprio corpo in cambiamento.
Alcuni anni fa una famoso brand di cosmesi per signore lanciò sul mercato “cute toys” per il pubblico più giovane: un massaggiatore-vibratore, con le simpatiche sembianze da rocker e una deliziosa paperetta vibrante con tanto di cappellino.
Dai vibratori ai famosi ovetti vibranti il passo è breve.
L’ovetto migliore e sicuro per un corpo ancora in crescita, è facile da reperire sui portali web di prodotti erotici, ponendo attenzione alle indicazioni del prodotto, alle dimensioni, e alla facilità di utilizzo.
Può essere molto utile che i sex toys entrino a far parte dell’educazione sessuale dei figli, magari come un regalo inaspettato o in momenti unici in cui le confidenze tra mamme e figlie, sciogliendo tabù e imbarazzo, si risolvano con un semplice click: lo mettiamo nel carrello? E il gioco è fatto.