Uno dei falsi miti che ancora resiste e che continuo a sentire, anche da professionisti durante i corsi di formazione, è quello che la donna una volta raggiunta la menopausa (ma per loro forse anche prima) abbia meno desiderio sessuale, sia meno interessata all’intimità ed ai rapporti con il/la partner.
L’idea suppongo si basi sul fatto che la donna in menopausa non è più soggetta alla ciclicità degli estrogeni e del progesterone, visti come gli ormoni femminili per eccellenza, e con il loro andare in pensione, la donna perda il suo status di “donna”.
E’ vero, questi due ormoni aiutano la donna durante la sua vita “fertile” mantenendo i tessuti più elastici, guidando il desiderio in base all’ovulazione e alle mestruazioni, con l’obiettivo finale della riproduzione. Ma è vero anche che con l’arrivo della menopausa il corpo della donna non “muore” va solo incontro a nuovi equilibri.
Per alcune donne trovare un nuovo equilibrio può risultare molto più difficile, soprattutto perchè si è immersi in una società che continua a trasmettere l’idea secondo la quale la donna non sia più utile alla società nel momento in cui smette di essere fertile; che senza la protezione naturale degli estrogeni la sua vita avrà una durata breve se non fa ricorso alla terapia ormonale sostitutiva, e tanti altri pensieri negativi.
Lo squilibrio in cui si trova la donna può essere solo a cavallo del periodo dell’ultima mestruazione o durare nel tempo, come se avesse la bussola rotta e non riesca a riprendere la rotta. Ci sono vari modi per poter riacquisire l’equilibrio: farmaci, fitoterapici, riabilitazione del pavimento pelvico, gruppi di sostegno e percorsi per le donne in menopausa, percorsi con sessuologhe/i o psicologhe/i.
Un concetto fondamentale da tenere a mente è che il desiderio non deriva dagli estrogeni ma dagli androgeni, che continuano a essere prodotti – anche se in concentrazioni minori – anche nelle donne non più ovulanti. Questo significa che la donna non si spegne, cambia semplicemente i tempi e le modalità con cui vive la sua sessualità. Questi ritmi più lenti spesso trovano corrispondenza anche nell’uomo che, con l’avanzare dell’età, ha bisogno di più tempo per raggiungere l’erezione completa.
Molte delle mie pazienti mi hanno rivelato che essere in menopausa è come stare sempre nella fase ovulatoria, la vivono bene insomma, sono piene di energie e libere. E nel dirmelo aggiungevano “però non prendermi per pazza” – forse in passato hanno ricevuto feedback non proprio simpatici da altre persone a cui lo hanno riferito.
Quali sono le difficoltà cui può andare incontro una donna?
Tralasciando i vari sintomi della menopausa, ci soffermeremo su quelli legati principalmente alla sessualità.
La secchezza vaginale è quel sintomo che le donne lamentano più spesso. Questo è dovuto al fatto che le mucose vaginali e la flora batterica buona risentono del calo degli estrogeni.
La prima cosa da dire è che questa secchezza può essere “curata” e la vagina può riprendere a sentirsi più viva e fresca. Si possono intraprendere diversi trattamenti, ma non entrerò qui nel dettaglio.
Una soluzione efficace sin da subito è rappresentata dai lubrificanti e delle creme stimolanti.
I lubrificanti conferiscono la giusta umidità alle parti intime rendendo i rapporti meno fastidiosi. Si possono usare quelli a base acquosa (tendono leggermente a seccarsi con più rapidità per l’evaporazione dell’acqua: per riattivarli basta aggiungere acqua o saliva), o quelli a base siliconica che persistono per più tempo e non devono essere “ripristinati”.
Anche le creme stimolanti possono dare un grande aiuto in base ai principi attivi in esse contenuti.
Quelle che contengono arginina, ad esempio, richiamano sangue ai tessuti erettili (il clitoride che ha ben 4 radici interne lunghe anche 10 cm, la spugna uretrale e la spugna perianale) e di conseguenza anche ai tessuti adiacenti, quindi maggiore apporto di nutrienti e più ossigeno, danno tessuti più “vivi”.
Giardino segreto e Pioggia d’Amore di Shunga possono essere usati per dare più brio alle vagine sopite e addormentate!
Quando la donna non pratica da molto rapporti penetrativi, i muscoli del perineo e la vagina stessa tendono a perdere elasticità. Questo viene accentuato ancora di più con la menopausa e la carenza di estrogeni. Per mantenere l’apparato elastico e pimpante, si possono usare dei sex toys con forme adatte alla penetrazione. È bene iniziare con i dildo o i vibratori più piccoli per passare a diametri, via via, più grandi che assomiglino al diametro di un pene.
I sex toys possono anche essere usati in coppia durante i preliminari: andranno a stuzzicare la libido e l’eccitazione, allungare i tempi del rapporto sessuale e permettere alla donna di raggiungere un grado di eccitazione tale che le renda più godibile il rapporto.Oltre che portare un po’ di pepe e divertimento nella relazione!