Il cinema, che passione! Grandi maestri del cinema ci hanno allietato, infiammato, emozionato, coinvolto con i loro film.
Qui vi presentiamo una carrellata di 10 film erotici d’autore che contengono scene troppo spinte per l’epoca in cui sono stati creati e diffusi e, per questa ragione, censurati in quanto considerati un’offesa per il pubblico pudore.
Veri capolavori che con il tempo non hanno perso il loro fascino, tanto da essere nominati Cult, ovvero di culto e decisamente da guardare.
Ad ispirarci per la creazione di questo articolo è stato sicuramente l’arrivo sul grande schermo dell’ultimo, attesissimo, capitolo della più chiacchierata trilogia: 50 Sfumature di…Rosso. Titolo originale “Fifty Shades Freeder”: l’appassionata ed appassionante vicenda amorosa e sessuale della bella Anastasia e del controverso Christian Grey.
A febbraio potrete gustarlo nei cinema, per ora mettetevi comodi e prendete nota, se ancora qualcuna di queste opere d’arte vi fosse sfuggita!
- Il postino suona sempre due volte.
Film del 1981 diretto da Bob Rafelson, è in realtà un remake di una pellicola hollywoodiana del 1948 a sua volta tratta dall’omonimo romanzo. È un thriller erotico a tratti noir che presenta un cast d’eccezione: Jack Nicholson e Jessica Lange, amanti clandestini.
Ambientato nella rurale California, dove Nick (interpretato da John Colicos) e Cora sua moglia (Jessica Lange) hanno una stazione di servizio. Qui giunge Frank (Jack Nicholson), un avventuriero che si innamora di Cora ed insieme danno il via ad una relazione sessuale, passionale e travolgente a tal punto da decidere di uccidere il marito di lei per godere del denaro dell’assicurazione e condurre la vita insieme, indisturbati.
Come nei migliori thriller qualcosa va storto.
Entra di diritto nella storia del cinema erotico e non solo, la scena dei due che fanno l’amore sul tavolo da cucina, cosparsi di farina ed immersi in una animalesca e coinvolgente passione.
- Ultimo tango a Parigi.
Pochi giri di parole per questo capolavoro del 1972 diretto da Bernardo Bertolucci e con un cast davvero unico. Un affascinante Marlon Brando nei panni di Paul, un 45enne americano rimasto vedovo da poco e Jeanne (Maria Schneider) una giovane donna della borghesia francese.
Il film narra appunto dell’incontro fatale e travolgente tra questi due sconosciuti, in una Parigi malinconica e romantica: non sanno niente l’uno dell’altra, neanche i loro nomi. Si incontrano in un grande appartamento, e scivolano in un turbine di passione e istinto che si tradurrà presto in qualcosa di pericoloso.
In Italia questa pellicola giunse nel 1975 e fu come l’esplosione di una bomba! Le numerose scene erotiche gli costarono numerose denunce e censure, non solo in italia.
Forse proprio in seguito a questo scalpore, Ultimo tango a Parigi è uno tra i film più visti di tutti i tempi.
- Henry & June.
Un film del 1990 diretto da Philip Kaufman. Si basa sui diari della scrittrice francese Anais Nin e racconta in particolar modo dell’amicizia intima con lo scrittore Henry Miller – autore dello scandaloso e strepitoso libro “Tropico del cancro” – e sua moglie June una vera femme fatale, dichiaratamente bisessuale.
L’ambientazione è la decadente quanto intrigante Parigi degli anni 30: la protagonista (Maria de Medeiros) ha il suo primo incontro con Henry Miller (Fred Ward). Resterà folgorata dal carisma dello scrittore tanto da diventarne amica ed amante, dando vita – insieme a June (interpretata da Uma Thurman) – ad un triangolo sentimentale ed erotico. Questo accadimento avrà ripercussioni sulla vita privata e professionale di Anais.
- Nove settimane e mezzo.
È il 1986 quando viene presentato questo classico degli anni 80, pellicola diretta da Adrian Lyne c he ha plasmato l’immaginario erotico di tutta una generazione. “You can leave your hat on” di Mr Joe Cocker vi dice niente? Beh, è la mitica colonna sonora di una delle scene più calde di questo film: Kim Basinger, alias Elizabeth la protagonista, si lascia andare ad un piccante e sensualissimo spogliarello.
La storia è ambientata a New York e s’incentra proprio sull’incontro tra Elizabeth, una donna passionale, mercante d’arte e divorziata e John Gray (Mickey Rourke), attraente impiegato di Wall Street. Tra i due s’innesca una complicità ed una passione via via più forte: la parola d’ordine è trasgredire, infatti la coppia si lascia andare a giochi erotici sempre più particolari per soddisfare i capricci di lui.
Non vi sveliamo certo il finale, ma vi anticipiamo che anche questa – come tutte le travolgenti passioni – è destinata a bruciare in fretta…
- Basic Instinct.
Se non hai mai visto questo film, non sai davvero che ti perdi.
Diretto da Paul Verhoeven nel 1992, è passato alla storia per la famosissima scena in cui – una bellissima Sharon Stone nei panni di Catherine – accavalla le gambe con atteggiamento lascivo e allusivo, senza indossare biancheria intima.
Basic Instinct è un film controverso: a metà strada tra un thriller noir e un film erotico ha come protagonisti oltre alla bellissima Sharon anche Nick (ovvero Michael Douglas), un detective che indaga sull’omicidio di una rock star decaduta e che sospetta della Stone, scrittrice di successo e donna misteriosa con gusti sessuali stravaganti.
Tra i due si instaura un rapporto strano, fatto di sottili giochi psicologici e con fatica si riuscirà a capire chi è preda e chi cacciatore.
- Eyes Wide Shut.
Innanzitutto due parole: Stanley Kubrick. È il 1999 quando compare nelle sale questa meraviglia, ultima opera del grande cineasta americano uscita, tra l’altro postuma, dopo la sua morte improvvisa.
La trama è fitta e intricata e vede come protagonisti Tom Cruise e Nicole Kidman – coppia sul set e nella vita – nei panni di coniugi ricchi newyorkesi che entrano in crisi quando Alice confessa a William le sue fantasie sessuali, minando le sue certezze.
A questo punto William, intrappolato nell’idea del tradimento da parte di sua moglie, intraprende il suo personale viaggio verso la perdizione, in un torbido vortice di erotismo e irrazionalità: abbandonando la sua vita borghese ed entrando in un mondo di orge in maschera.
- Secretary.
È un film del 2002 diretto da Steven Shainberg. Potremmo definirlo come il film che ha ispirato la creazione di “50 Sfumature di Grigio”. In questo film, infatti, vengono mostrate e sdoganate pratiche sessuali spinte e scabrose, come il sadomaso e il bondage, ad esempio.
Oggi non farebbero scandalo, anche se inserite in un contesto più romantico.
I protagonisti sono sui generis: Lee (Maggie Gyllenhaal) è una giovane ragazza un pò problematica in cerca di riscatto sociale che inizia a lavorare come segretaria per un avvocato, Edward Grey (il cognome vi dice niente?), interpretato da James Spader.
In men che non si dica i due instaurano un rapporto morboso, basato su dominazione e sottomissione…sempre in cerca di forti emozioni e pronti a sperimentare pratiche estreme.
- La signora della porta accanto.
Film diretto da François Truffaut nel 1981. In quest’opera d’arta, il maestro del cinema francese ci sorprende con una storia di “amour fou” in cui la passione travolgente, irrompe nelle vite ordinarie dei protagonisti con risvolti tragici.
Bernard (Gerard Depardieu) e Mathilde (Fanny Ardant) – a quei tempi fidanzata del regista – si incontrano, si amano follemente e si separano in maniera tragica e violenta, per poi ritrovarsi vicini di casa.
I due ricadranno nuovamente nella rete della passione e attrazione che da sempre li lega ma ciò porterà scompiglio e drammi nelle vite sia dei protagonisti che delle loro rispettive famiglie.
- Il danno.
Diretto da Louis Dalle nel 1992.
Tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice Josephine Hart, il film racconta della passione sfrenata tra un politico inglese benestante Stephen Fleming (Jeremy Irons) e la futura sposa di suo figlio, Anna (Juliette Binoche).
Questa relazione clandestina avrà effetti dirompenti soprattutto nella vita di Stephen, medico affermato e uomo di politica con un matrimonio felice e una famiglia di tutto rispetto. Egli, infatti, perderà del tutto il controllo della sua vita che assumerà carattere sconcertante.
Anna, a sua volta, farà i conti con un avvenimento del passato mai del tutto accantonato.
- Histoire d’O.
Film del 1975 diretto da Just Jaeckin e tratto dal romanzo omonimo di Pauline Réage. La protagonista del film è una giovane Corinne Cléry, conosciuta sempre come “O”, che fa al fotografa e viene condotta dal suo amante René in un castello a Roissy. Qui viene sottoposta ad ogni genere di tortura o esperienza sadomasochista: flagellazione, sottomissione, trasformata in un oggetto sessuale. Qui O impara i segreti dell’amore e della sottomissione volontaria e riceve un anello, al termine di questo che è un viaggio iniziatico, che la identifica come schiava e che dovrà portare sempre con sè.
La trama è sempre più fitta e sessualmente contorta…vale la pena vedere questo film!